Piantedosi alla Fincantieri di Monfalcone: «Un modello per altre realtà industriali del Paese»
Il ministro dell’Interno accolto dall’ad Folgiero e dal direttore Bazzara ha spiegato che «L’azienda è un esempio virtuoso di come l’industria e le Istituzioni possano collaborare per raggiungere obiettivi comuni»

Mostrare l'eccellenza della navalmeccanica italiana, descrivere le trasformazioni in atto nei cantieri e raccontare l'evoluzione tecnologica su cui punta il Gruppo: con questi obiettivi Fincantieri ha lanciato, oggi, giovedì 7 novembre, dal sito di Monfalcone "Cantieri aperti, vista sul futuro", il roadshow che apre le porte dei propri cantieri alle istituzioni. L'iniziativa, che nella sua prima tappa ha visto la partecipazione e la visita dello stabilimento da parte del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, proseguirà nell'ultima parte del 2024 e nel 2025 toccando gli altri siti del Gruppo in Italia.
L'evento è stato introdotto dal saluto del presidente di Fincantieri Biagio Mazzotta. Sono poi seguiti gli interventi dell'amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri Pierroberto Folgiero, del direttore dello stabilimento Cristiano Bazzara, che ha guidato gli ospiti attraverso le trasformazioni tecnologiche del cantiere con particolare attenzione alla sicurezza, del direttore human resources and real estate di Fincantieri Luciano Sale, che ha descritto il progetto “Maestri del Mare”, che ha portato all’assunzione di operai specializzati, e le iniziative volte all’assunzione di lavoratori stranieri, di welfare, diversity, equity & inclusion e di Enrico Pirastru, responsabile Security Fincantieri, che ha illustrato le attività di Integrity Due Diligence volte a tutelare l’intera filiera produttiva. L’assessore regionale alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, ha portato il saluto del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga. L’intervento del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha concluso l’iniziativa.
Tra le autorità nazionali e locali presenti anche il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il presidente della Commissione lavoro della Camera, Walter Rizzetto e il presidente del Consiglio regionale Fvg, Mauro Bordin.
Folgiero: lanciata a Monfalcone l’idea di testa d’opera
«Aprire i nostri cantieri navali alle istituzioni significa portare il Paese dentro uno dei luoghi dove l’ingegno italiano si trasforma in eccellenza produttiva e leadership mondiale – ha dichiarato Folgiero – Oggi abbiamo lanciato a Monfalcone la nostra idea di ‘testa d’opera’ che rappresenta la manodopera del futuro. Con 'Cantieri aperti, vista sul futuro' vogliamo raccontare il nostro percorso verso il cantiere di domani e quella che chiamiamo 'innovazione cantierabile': una visione che nasce dalla capacità di unire tecnologie innovative in modo concreto, di incrociare saperi e fare accadere le cose, sempre con la sicurezza, la legalità e la responsabilità sociale al centro. Questo percorso prevede di rafforzare il nostro modello operativo partendo dalle competenze e puntando sulle persone, sulla loro formazione e valorizzazione, sui mestieri della manifattura del futuro perché vogliamo riportare al centro la produzione industriale, affinché continui a essere un pilastro strategico della nostra economia e a creare valore di lungo termine per il Paese».
Piantedosi: Fincantieri modello per le realtà industriali
«Fincantieri sta affrontando le sfide di un mondo in rapida evoluzione, non solo per mantenere la sua leadership internazionale, ma anche per servire gli interessi della collettività nazionale – ha commentato il ministro Piantedosi – nel contesto del piano di rilancio economico e di ripresa sociale che il Governo sta portando avanti, il contributo di Fincantieri si inserisce con piena coerenza nelle politiche che puntano a rafforzare la competitività del Paese e l’inclusione sociale. Nell’affrontare la carenza di manodopera, nel promuovere la sicurezza sul lavoro, nel migliorare il welfare aziendale e nel supportare le persone in difficoltà, Fincantieri non è solo un leader indiscusso nel settore della cantieristica navale, ma un modello da seguire per altre realtà industriali del nostro Paese. Il suo impegno, in perfetta sinergia con le politiche nazionali, rappresenta un esempio virtuoso di come l’industria e le Istituzioni possano collaborare per raggiungere obiettivi comuni, e di come il futuro possa essere costruito sulla base di valori solidi e inclusivi, in cui la tecnologia e l'innovazione sono al servizio delle persone e delle comunità».
Ciriani: un’eccellenza dell’industria italiana
«Fincantieri è un'eccellenza dell'industria italiana e del Made in Italy, ma per continuare a essere protagonisti serve innovazione tecnologica, logistica e anche del capitale umano. Sono contento che in Fincantieri, grazie alla collaborazione con Confindustria, si sia raggiunto un modello di integrazione: giovani ragazzi africani che arrivano qui formati, con un alloggio, un lavoro e uno stipendio. E' così che noi immaginiamo l'immigrazione». Così il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.
Rizzetto: fondamentale investire ancora di più sulla formazione
Gli fa eco il presidente della Commissione lavoro della Camera, Walter Rizzetto (FdI), presente anche lui all’incontro: «Fincantieri è un’eccellenza italiana, ben strutturata e pronta per affrontare le nuove sfide della navalmeccanica. Virtuosa la sua iniziativa di avviare percorsi di apprendimento con l'obiettivo di ricercare, formare e assumere lavoratori addetti alla costruzione navale. Attualmente abbiamo un aumento del lavoro stabile e un record dell’occupazione, ma è fondamentale investire ancora di più sulla formazione così da creare nuovi posti di lavoro. Il mercato del lavoro ha necessità di figure skillate, gli skill set richiesti dalle professioni cambieranno del 65% entro il 2030 a livello globale».
«Serve prevedere anche quote di immigrazione regolare attraverso l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, una visione presente anche nel ‘Piano Mattei’. Formare giovani immigrati in modo da rispondere alle esigenze del nostro mercato del lavoro non solo è strategico ma impedisce l'immigrazione clandestina e illegale. Una immigrazione regolare e formata apre dei canali proficui per quei tecnici e professionisti che cercano lavoro e che sono richiesti dal mercato del lavoro italiano».
«Su questa direttrice si inserisce anche la sicurezza sui luoghi di lavoro, con una specifica attenzione alla parte normativa e alla conoscenza delle misure pratiche da attuare. Servono piani formativi adeguati ed è necessario iniziare dagli studenti, come prevede la mia proposta di legge, che a breve diventerà legge, sulla diffusione in tutte le scuole delle conoscenze fondamentali del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro».
Il nodo dei migranti posto da Dipiazza al ministro
Per il sindaco Dipiazza è stata l’occasione, come annunciato su Il Piccolo, per porre all’attenzione del ministro Piantedosi il tema della presenza di migranti che, non trovando altre strutture, trovano riparo nei magazzini dismessi di Porto Vecchio.
«Ho parlato con il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, e ho detto che siamo pieni di extracomunitari in un progetto, quello di 65 ettari, per la rigenerazione di Porto Vecchio, al centro della città. Ho parlato con lui, ho parlato con il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e con la viceministra all'Ambiente e alla Sicurezza energetica, Vannia Gava, e ho detto 'datemi una mano, portatemi via un po' di gente come avete fatto a Lampedusa', di una semplicità mai vista. Hanno preso atto di quello che ho detto, poi ho consegnato anche un rapporto».
I maestri del mare
Al centro della giornata le direttrici fondamentali dell'impegno di Fincantieri verso il cantiere del futuro. La prima riguarda proprio l’investimento nel capitale umano attraverso il programma "Maestri del Mare" che offre percorsi formativi retribuiti che combinano teoria, laboratorio e attività esperienziali.
Il programma, che ha già portato all'assunzione di 90 risorse, di cui 44 nel cantiere di Monfalcone, prevede l'inserimento di ulteriori 110 persone tra fine anno e inizio 2025.
Il Piano Mattei
Parallelamente, anche attraverso il "Piano Mattei", Fincantieri, per sopperire alla mancanza di manodopera qualificata, ha elaborato, e in parte già attivato, progetti di recruiting per personale extra-UE con corsi di formazione professionale e di educazione civico-linguistica nei paesi di origine. In questo contesto, dopo il successo dell’iniziativa avviata col Ghana, Fincantieri sta lavorando a un progetto simile con la Tunisia.
La seconda direttrice vede protagonista l'innovazione tecnologica nei cantieri attraverso un programma di "industrializzazione intelligente" che coniuga automazione, robotica e intelligenza artificiale. Un percorso che supera il tradizionale paradigma della sostituzione uomo-macchina per creare, invece, un nuovo modello di lavoro 4.0, dove la tecnologia automatizza le attività più gravose permettendo alle persone di crescere verso ruoli più qualificati, formando le “teste d'opera del futuro”.
La terza direttrice pone al centro le persone, la loro sicurezza e il loro benessere. Il Gruppo ha implementato un piano strutturato basato su sensibilità, monitoraggio e miglioramento continuo, supportato dalle certificazioni ISO45001, ISO14001 e ISO50001 in tutti i cantieri italiani. L'approccio innovativo alla sicurezza si fonda sul coinvolgimento attivo di dipendenti e fornitori, attraverso iniziative concrete come incontri periodici con le imprese appaltatrici, formazione, sviluppo di un portale dedicato e introduzione di tecnologie all'avanguardia.
I lavoratori stranieri
Ai lavoratori stranieri delle aziende dell’indotto sarà rivolto lo “sportello online di mediazione culturale Mygrants” che Fincantieri sta sviluppando con l’obiettivo di creare un collegamento diretto per favorire il loro inserimento sociale, supportandoli non solo nel contesto lavorativo, ma accompagnandoli anche fuori dal cantiere, assieme ai corsi di lingua italiana, completamente gratuiti, in partenza a breve.
La tappa iniziale di "Cantieri aperti, vista sul futuro" si è conclusa con una visita al cantiere per poter toccare con mano le innovazioni implementate e i progetti in corso per la digitalizzazione dei processi produttivi. Il roadshow proseguirà, nei prossimi mesi, negli altri stabilimenti italiani del Gruppo, portando avanti un dialogo concreto con i rappresentanti delle istituzioni.
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