Scontri al corteo pro Palestina di Udine: 15 fermati, due arresti e una decina di feriti tra le forze dell’ordine
Nella conferenza stampa del giorno dopo la Questura ha fornito il bilancio degli scontri verificatisi tra una frangia dei manifestanti e le forze dell’ordine: ci sono anche tre indagati per il tentativo di invasione di campo durante la partita Italia-Israele

Il giorno dopo gli scontri verificatisi al termine del corteo pro Palestina svoltosi martedì 14 ottobre nel capoluogo friulano è stato il questore Pasquale Antonio De Lorenzo a fornire un primo bilancio ufficiale tra arresti (2, una persona residente in provincia di Udine e una nel Pordenonese), fermi di polizia (13) e feriti (una decina tra le forze dell’ordine – 6 carabinieri e 4 agenti di polizia – e due giornalisti). «Tra i fermati, in gran parte italiani, ci sono anche due cittadine slovene, destinatarie di un foglio di Via».
«Riteniamo che i manifestanti coinvolti negli scontri si siano “armati” durante il corteo, ma sono in corso le indagini. Nell’immediato abbiamo dovuto decidere e arginare il prima possibile quella che è stata una chiara volontà di scontro».
Il questore ha poi aggiunto che «c’è stata una evidente intenzione di creare disordini e di entrare in contatto con le forze dell’ordine, che hanno agito in maniera esemplare, come si è visto».
Sulla manifestazione ha poi ricordato che «il corteo, che ha visto sfilare circa 8-9 mila persone per il centro città, si era svolta in maniera assolutamente pacifica. Noi siamo e resteremo sempre i primi a tutelare il diritto di manifestare dei cittadini».
Complessivamente, martedì 14 ottobre, giorno della manifestazione e della partita Italia-Israele «sono stati impiegati circa 1.100 uomini delle forze dell’ordine».
Tutte le immagini degli scontri a Udine





















I dati della Questura di Udine
In occasione dell'incontro di calcio valevole per le Qualificazioni Mondiali tra le Nazionali di Italia e Israele, in programma martedì 14 ottobre 2025, alle ore 20:45 presso lo Stadio "Friuli", la Questura di Udine ha predisposto, anche in esito gli incontri preparatori tenuti in Prefettura, un imponente e articolato dispositivo di ordine e sicurezza pubblica con il concorso dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, di operatori delle Forze Speciali e della Polizia Locale. Per i servizi di ordine e sicurezza pubblica svolti dall’11 al 15 ottobre sono stati impegnati un totale di circa 3.000 uomini, di cui 1.104 solo nella giornata della partita.
Il corteo in centro città
In data 14 ottobre 2025 aveva inizio la preavvisata manifestazione pro-pal, con corteo che iniziava da Piazza della Repubblica alle 18.30 circa. Il corteo, cui si stima abbiano partecipato 8000/9000 manifestanti, seguiva regolarmente il percorso preavvisato, giungendo infine in Piazza 1° Maggio verso le 19.45. Giunti in Piazza, la maggior parte dei manifestanti si concentrava nell’area verde della Piazza, mentre un gruppo composto da circa 200/300 cercava di oltrepassare il cordone del personale di Polizia antisommossa per dirigersi in direzione dello Stadio Friuli. Gli stessi venivano inizialmente allontanati senza l’uso della forza su Largo delle Grazie.
Il gruppo, tuttavia, al grido di “STADIO, STADIO!” E “CORTEO, CORTEO!” sfondava il cordone del servizio d’ordine; quindi, visto lo schieramento dei reparti inquadrati, tentava di aggirarlo e successivamente tentavano di forzare il blocco dei reparti antisommossa, attaccandolo con un massiccio lancio di oggetti e artifizi pirotecnici; raggiunti dapprima da personale di Polizia poi da un idrante e successivamente da un secondo riuscivano a far arretrare i manifestanti senza il contatto fisico, unicamente con l’uso degli idranti e con il lancio di circa 150 lacrimogeni.
A causa degli incidenti, venivano feriti due giornalisti: il primo di Rainews24 che riportava una lieve ferita alla gamba causata dal lancio di un sasso e il secondo di Local Team che riportava una vistosa ferita sotto l’occhio sinistro e veniva pertanto ricoverato presso l’Ospedale di Udine.
Nel corso della manifestazione, a seguito delle condotte violente, venivano trasportati presso i locali della Questura, 15 persone (tutti cittadini comunitari tra cui 9 uomini e 6 donne) ai quali veniva emesso foglio di via dalla città Udine e due venivano tratti in arresto. Il primo uomo arrestato per danneggiamento e resistenza a p.u. veniva nella mattinata odierna tradotto in carcere; il secondo uomo veniva assegnato agli arresti domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale.
Si registravano 11 feriti del personale delle forze dell’ordine; 6 poliziotti venivano accompagnati al locale pronto soccorso, ove venivano visitati: all’esito, 4 riportavano prognosi per ferite lievi e 2 trattenuti in osservazione. Altri 4 poliziotti facevano autonomamente accesso all’ospedale di Latisana, ove sono in corso accertamenti del personale sanitario. Infine, un Carabinieri veniva medicato su strada per lievi escoriazioni.
Stadio Friuli
L’area circostante lo stadio Friuli è stata soggetta a rigide restrizioni di traffico e sosta e all’installazione delle barriere tipo “betafence” per garantire la massima sicurezza in ogni ambito. In particolare a differenza dell’anno scorso che ha visto ospitare la stessa partita, quest’anno nel dettaglio dell’apparato di sicurezza ha visto anche l’utilizzo di dotazioni tecniche che hanno consentito di elevare notevolmente lo standard di sicurezza dell’evento. Sono stati infatti previsti ed installati in tutti i varchi di accesso della così detta zona rossa, degli scanner sottoscocca per le autovetture per rilevare possibili esplosivi, scanner ai raggi X per bagagli, metal detector e rilevatori esplosivi portatili.
Il pre-partita
Nel corso dei servizi precedenti alla partita per le attività di bonifica e scorta delle squadre nel corso degli allenamenti e lo stesso giorno della partita sono stati impiegati: 239 operatori di Polizia, 390 uomini dei reparti antisommossa, 12 unità cinofile e 12 team artificieri della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, 14 squadre di reparti speciali antiterrorismo della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, un idrante e un elicottero della Polizia di Stato e sono stati altresì impiegati personale sanitario della Polizia di Stato.
Nell’ambito dell’evento calcistico non sono emerse criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica, difatti non c’è stata la presenza di manifestanti provenienti dal corteo tenutosi in centro città poiché contenuti da personale di Polizia antisommossa presente nelle varie zone del centro cittadino.
Nel corso della partita sono state segnalate circa 10 violazioni al regolamento d’uso dello stadio per aver esposto la bandiera della Palestina, inoltre sono stati deferiti in stato di libertà due uomini e una donna. Nello specifico i due uomini hanno effettuato un’invasione di campo nel corso del match, prontamente bloccati dagli steward mentre la donna dopo aver invaso il campo da gioco inveiva con violenza nei confronti del personale di Polizia, la stessa veniva quindi denunciata ai sensi dell’Art. 337 C.P. (resistenza a pubblico ufficiale).
Hotel sotto vigilanza
Per garantire la massima sicurezza anche delle squadre sportive sono state predisposte delle vigilanze fisse nei due Hotel dove alloggiavano. Nel dettaglio un massiccio numero di uomini delle diverse forze di Polizia presidiava H24 a partire da sabato 11 ottobre fino alla partenza della nazionale ospite, l’Hotel Friuli, che ospitava la compagine israeliana. L’intero perimetro dell’Hotel è stato recintato a mezzo di barriere tipo “betafance” e all’ingresso del suddetto stabile venivano collocati degli apparati di sicurezza come scanner ai raggi X per i bagagli e metal detector. Durante la vigilanza di questo Hotel venivano impiegati 185 operatori di Polizia, 11 team artificieri e 11 unità cinofile della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, 14 squadre di reparti speciali antiterrorismo della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, 18 tiratori scelti e 440 uomini dei reparti antisommossa. Parte del personale impiegato durante la vigilanza dell’hotel veniva mobilitato in ogni singolo movimento effettuato dalla squadra, formando una massiccia scorta composta altresì dai centauri della Polizia Locale, pattuglia della Polizia Stradale e da una panoramica dall’alto dall’elicottero della Polizia di Stato.
Non per maggiore importanza è stata fondamentale altresì la vigilanza fissa tenutasi, all’interno e tutto lungo il perimetro, presso l’Hotel Le Fucine di Buttrio che ospitava la nazionale italiana. Durante la vigilanza di questo Hotel venivano impiegati 107 operatori di Polizia in divisa e in abiti civili della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, 11 team artificieri e 11 unità cinofile della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, e 110 uomini dei reparti antisommossa.
Due giorni di massima allerta
Nelle due giornate antecedenti e il giorno della partita è stato predisposto un servizio di “pronto impiego” il quale vedeva impiegato oltre all’innumerevole forza di Polizia anche due idranti della Polizia di Stato.
Nel complesso dell’ordine e della sicurezza pubblica non vi sono state grande criticità grazie al pronto intervento di tutti gli uomini impiegati e dei reparti antisommossa che hanno brillantemente allontanato, senza l’uso della forza i manifestanti, i quali hanno riportato lievi danni al patrimonio.
Riproduzione riservata © Il Piccolo