Strage dei carabinieri, Maria Luisa Ramponi lascia l’ospedale e va in carcere

La donna aveva innescato la miccia dell’esplosione in cui morirono tre militari. Ora è in carcere a Montorio dove sono detenuti anche i fratelli

Maria Luisa Ramponi
Maria Luisa Ramponi

E' stata dimessa dall'ospedale di Borgo Trento, a Verona, Maria Luisa Ramponi, la sorella di Franco e Dino, tutti accusati della strage di Castel d'Azzano, in provincia di Verona, nella quale il 14 ottobre scorso nell'esplosione del casolare di famiglia sono morti tre carabinieri e sono rimaste ferite altre 26 persone.

«La paziente è stata dimessa dal Centro Ustioni dove era stata trasferita dalla Terapia Intensiva e non necessita di ulteriori cure ospedaliere», spiegano dall'Azienda ospedaliera universitaria di Verona.

Nell'esplosione innescata da una miccia collegata a otto bombole di gas, Maria Luisa Ramponi aveva riportato gravi ustioni.

Fonti ospedaliere confermano che la donna «è lucida ed ha anche recuperato peso». Con il trasferimento nel carcere veronese di Montorio, dove sono già detenuti i due fratelli, Maria Luisa Ramponi potrà essere interrogata dal magistrato che coordina l'indagine.

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