Venezia, turista americana borseggiata in vaporetto: si butta in acqua per recuperare lo zaino

Il marito della donna ha buttato a terra e fermato il ladro poi consegnato ai vigili urbani e portato al pronto soccorso

Marta Artico
A Venezia una turista si è buttata dal vaporetto per riprendersi lo zaino che le era stato rubato
A Venezia una turista si è buttata dal vaporetto per riprendersi lo zaino che le era stato rubato

Si tuffa in canale per riperdesi lo zaino con cellulare portafoglio e documenti, rischiando di annegare, mentre il marito getta a terra il ladro e lo manda in ospedale.

Far West è la parola giusta per descrivere la situazione dei borseggi ai danni di turisti e residenti che si sono susseguiti nelle ultime 24 ore a Venezia e a Mestre in un’escalation di violenza panico e paura. Ma andiamo in ordine.

Il più fresco è quello avvenuto ieri pomeriggio (26 luglio) alle 17, su un vaporetto Actv, linea 1, che collega il cuore del centro storico a piazzale Roma. Un noto borseggiatore ha ben pensato di prendere di mira un gruppo di americani che si trovava sul battello.

A un certo punto ha sottratto lo zaino a una donna, che però se ne è accorta. Ne è nata la bagarre, i turisti hanno iniziato a inveire contro il ladro, il borseggiatore, braccato, ha deciso di scendere a Santa Maria del Giglio e liberarsi dello zaino rubato per eliminare le tracce, gettandolo in acqua.

Ma a quel punto la proprietaria si è tuffata in canale con un balzo per recuperarlo, mentre il marito inseguiva il borseggiatore.

Nel frattempo il pilota ha fermato il vaporetto visto che la donna era in acqua, e nel mentre sono sopraggiunti gli agenti della Polizia locale, che hanno aiutato la turista statunitense a uscire dall’acqua e tentare di recuperare i suoi averi. Per riuscire a tornarne in possesso, però, è stato necessario l’intervento dei sommozzatori dei Vigili del fuoco, giunti in soccorso.

Il turista per fermare il borseggiatore lo ha fatto finire a terra malamente, tanto che è stato chiamato il Suem 118 che lo ha portato in Pronto soccorso. Gli agenti della Locale hanno raccolto le testimonianze dei gondolieri, anche perché si prefigura l’interruzione di pubblico servizio.

Non c’è tregua ai borseggi in questa estate “calda” sotto il profilo delle bande che hanno preso il centro storico per un bancomat da dove attingere sottraendo portafogli a destra e a manca. E che si spostano tra la terraferma e la laguna, sui mezzi pubblici e in tram, passando da un mercato all’altro.

Giovedì pomeriggio verso le 18, a Mestre, i passeggeri hanno segnalato un gruppo di borseggiatori sull’autobus della linea 2 all’altezza dei giardinetti di via Piave. L’autista ha bloccato la corsa, le Volanti della Polizia di Stato arrivate sul posto hanno trovato i tre borseggiatori, tutti e tre rumeni, due uomini e una donna, che avevano poco prima tentato un furto ai danni di una coppia di bengalesi. Il marito, però, ha bloccato il braccio del ladro in tempo, facendo in modo che non fuggisse.

Arrivata la polizia, è stato arrestato per tentato furto con aggravante del concorso a bordo di mezzo pubblico. I tre borseggiatori hanno negato tutto.

Si tratta di senza fissa dimora e incensurati, solo uno di loro ha precedenti di polizia. Ieri mattina l’arresto è stato convalidato, sono stati chiesti i termini a difesa dell’avvocato, il processo è stato rinviato.

Per i tre, è stato disposto il divieto di dimora. Pugno duro del questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, che ha emesso nei loro confronti i fogli di via obbligatori dalla città, allontanandoli per 3 anni.

«Ormai siamo arrivati all’assalto delle bande di criminali, un danno all’immagine della città che va risolto per la tranquillità dei cittadini e di tutti, vista l’aggressività che questi personaggi stanno dimostrando, e parlo di quel microcosmo sempre più ampio composto da borseggiatori, accattoni professionisti, scatolettisti e taccheggiatori, non solo ai danni dei turisti» interviene il direttore della Confartigianato Venezia Matteo Masat.

I servizi mirati della polizia di Stato per neutralizzare il fenomeno dei borseggi proseguono senza tregua. Sono stati realizzati dalla polizia, quindici servizi ad hoc in centro storico appannaggio del Commissariato San Marco, ma anche dalla squadra Mobile e compartimento di polizia ferroviaria di Venezia.

Nell’ambito dell’attività di prevenzione al fenomeno dei borseggi, prosegue anche la campagna di sensibilizzazione realizzata dalla Questura, nonché sulle truffe messe in atto attraverso il gioco delle “tre scatolette” rivolta ai cittadini e ai turisti in città.

La Polizia di Stato «raccomanda a tutti i visitatori e frequentatori di Venezia di prestare particolare attenzione nei luoghi affollati come gli imbarcaderi, i principali terminal di arrivo e partenza dei mezzi del trasporto pubblico ed i luoghi a maggiore afflusso».

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