Tre serate di musica al Kulturni Dom: torna il Prosecco Drift Festival

Dal 13 al 15 settembre a Prosecco indie, rock e latin con tredici band locali

Elisa Russo

Sono tre le serate di musica, al Kulturni Dom di Prosecco, per la seconda edizione del Prosecco Drift Festival organizzato da Gabriele Grieco, musicista e stage manager triestino che ha voluto includere tredici band locali di generi diversi: venerdì l’indie, sabato il rock e domenica il latin.

Venerdì le porte aprono alle 18, si parte con i Rental0012, gruppo della minoranza slovena nato sui banchi di scuola, composto da Ilija Diviacco (chitarra e produzione), Giada Fantoma (voce e basso), Giovanni Benvenuto (tastiere, voce, produzione), Carlo Gabriele Stocchi (batteria), tutti classe 2004.

Mescolano stili dall’indie al rap, dopo il debutto “Feel the air”, nel 2023 hanno pubblicato l’ep “La vita in una sera”, primo di una trilogia che li vede tuttora impegnati, del prossimo disco “La vita in una notte” hanno appena anticipato il singolo “Ultraviolenza”. Seguono i Falesia, nati l’anno scorso, hanno già all’attivo un ep autoprodotto, «un concentrato di impulsività e introspezione, sonorità screamo, elementi hardcore e melodie sognanti».

Kalpa, nome d’arte di Angelo Mallardo (voce e chitarra), vincitore dell’ultimo Miela Music Contest, nel 2021 ha partecipato a X Factor, ha realizzato diversi ep e singoli, tra alternative lo-fi, chitarre anni ‘90, indietronica, fino al suo primo album “Manuale del piccolo ingrato” distribuito dalla Virgin; a Prosecco si presenta in full band.

I Monkey Intrusion sono in pista dal 2013, tutti i componenti - Enrico Goti e Vincenzo Reina alle voci e chitarre, Marco Plesnicar al basso, Marco Bertoli alla batteria - già attivi in altre formazioni, il loro album “Pussycats & Monkeymen” (Ghost Record), è una potente miscela di hard rock, progressive e grunge. «Talvolta taglienti come la pietra carsica, altre dolci come il liquore Terrano»: i Katana Koala Kiwi, Alessandro Fulvio e Andrea Basso alla chitarra e voce, Pietro Giannini alla chitarra, Gilberto Tomasella al basso e voce, Lorenzo Avanzini alla batteria, con età che vanno dai 22 ai trent’anni, dopo l’album “Per farmi coraggio mi sono buttato dal piano terra”, che unisce generi internazionali come post rock, noise, math rock ai testi in italiano, sono ora in circolazione con l’ep “Precipitiamo di sicuro”; molto attivi live, Manuel Agnelli li ha voluti in apertura degli Afterhours a Pordenone Blues.

Sabato il festival si avvia alle 18, con il sound thrash/groove cantato in inglese ed italiano dei Deadlock Crew, band con 25 anni di esperienza, due album pubblicati e uno nuovo in arrivo; e poi l’alternative noise rock di Asterya, i Red Code, capitanati dalla frontwoman Lenina in un mix di inediti e cover alternative e nu metal, lo stoner rock dei Big Black Whale, l’alternative-metal dei Siksided. Mentre il finale di serata è per BenCazzadaDiscoParty2, rock-blues, punk rock e nu metal tutto da ballare.

Domenica dalle 19.30 la festa è latina con le percussioni brasiliane-triestine della Banda Berimbau, attiva dal 1999, alle spalle centinaia di esibizioni in giro per il mondo nello stile delle scuole di samba di Rio e il Movimento Cumbiero, band guidata dall’argentino Baltazar Avila che fonde cumbia, salsa, rumba, cuarteto e altri ritmi tropicali con elementi di psichedelia, jazz e rock.

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