Raccolta rifiuti a Cortina, coop Sole condannata per attività antisindacale

La Fit Cisl: trattenuti dalla coop triestina i contributi sindacali versati dai lavoratori. Il segretario Maurizio Fonti: «Con il passaggio a Bellunum si chiude una pagina triste». La cooperativa: «Già adempiuto a quanto previsto» 

Contenitori per la raccolta dei rifiuti
Contenitori per la raccolta dei rifiuti

Il Tribunale di Belluno ha condannato Coop Sole per attività antisindacale, obbligando l’azienda a risarcire la Fit Cisl per i contributi sindacali non versati e per le spese legali sostenute. Lo fa sapere la stessa Federazione italiana trasporti della Cisl.

 

La cooperativa con sede legale a Trieste dal 2018 fino al 30 settembre di quest’anno ha gestito il servizio di raccolta rifiuti nel comune di Cortina d’Ampezzo, impiegando una ventina di lavoratori. L’appalto è cessato a dicembre 2024, quando il Consiglio di bacino Dolomiti ha affidato per 15 anni la gestione del servizio a Bellunum Srl, che ha concesso una proroga a Coop Sole fino al 30 settembre di quest’anno per consentire il passaggio organizzativo.

 

«Negli anni della gestione della raccolta ad opera della cooperativa triestina, Fit Cisl è intervenuta più volte», spiega il sindacato, «per segnalare irregolarità contrattuali e gestionali: dall’applicazione del Ccnl Multiservizi al posto di quello dei Servizi ambientali, con retribuzioni più basse per i neoassunti, ai ritardi nei versamenti ai fondi di previdenza complementare, fino al mancato pagamento dei contributi sindacali».

 

«A ciò si aggiungevano gravi criticità legate alla manutenzione dei mezzi e alle condizioni igienico-sanitarie della sede», contesta ancora la Fit Cisl, «tanto che alla fine dell’anno scorso Fit Cisl aveva presentato un esposto allo Spisal per richiedere interventi urgenti. Dopo numerosi solleciti rimasti senza risposta, la Federazione cislina ha presentato un ricorso per attività antisindacale, successivamente ritirato dopo il pagamento delle somme arretrate da parte dell’azienda, che si era impegnata a regolarizzare i rapporti. Un impegno, però, mai mantenuto: pochi mesi dopo Coop Sole ha ripreso a non versare i contributi sindacali, costringendo l’organizzazione sindacale a presentare un nuovo ricorso».

 

«Il 28 ottobre scorso il Tribunale di Belluno ha emesso la sentenza che riconosce la condotta antisindacale di Coop Sole e dispone il risarcimento a favore di Fit Cisl», sottolinea il sindacato.  «In questo caso, infatti, il danno non riguarda direttamente i lavoratori, ma il sindacato stesso: l’azienda tratteneva dalle buste paga dei dipendenti i contributi sindacali senza poi versarli alla Fit, impedendo così all’organizzazione di disporre delle risorse legittimamente spettanti».

 

Nel frattempo, dal primo ottobre i lavoratori sono transitati in Bellunum, che ha rilevato direttamente il servizio e sottoscritto l’accordo per il passaggio integrale del personale. «Il risultato è stato un miglioramento significativo delle condizioni di lavoro e dell’organizzazione del servizio», rimarca la Fit Cisl.

 

«Con il passaggio della gestione della raccolta da Coop Sole a Bellunum»,  sottolinea il segretario generale della Fit Cisl Belluno Treviso, Maurizio Fonti, «si chiude una pagina triste, segnata dai troppi sacrifici per i lavoratori che, nonostante le enormi difficoltà, hanno continuato a garantire un servizio essenziale come quello della raccolta dei rifiuti con professionalità e dedizione, mentre l’azienda restava assente e disinteressata al loro benessere. La sentenza di condanna alla cooperativa rappresenta un riconoscimento importante della dignità del lavoro e della libertà sindacale, ma va detto che la nostra battaglia con Coop Sole non è ancora finita, perché l’azienda non ha ancora corrisposto il Tfr dovuto ai lavoratori, dunque abbiamo già incaricato l’ufficio legale per procedere al recupero delle somme, che superano i 150.000 euro».

 

Fit Cisl annuncia anche di aver avviato una vertenza per il riconoscimento di un indennizzo a favore dei lavoratori, «che erano costretti a recarsi sul posto di lavoro già con gli indumenti da lavoro indossati, poiché i servizi igienici e gli spogliatoi dell’azienda versavano in condizioni precarie e non consentivano di cambiarsi in modo adeguato e igienico».

 

«si rileva una ampia serie di imprecisioni, se non strumentalizzazioni, da parte del portavoce del sindacato», è però la replica, diffusa a stretto giro, della cooperativa triestina.

 

«Cooperativa Sole ha già adempiuto a quanto previsto dalla sentenza del Tribunale di Belluno», sottolinea infatti l’azienda, «sottolineando tuttavia il clima poco collaborativo se non ostile delle parti sindacali».

 

«Il pronunciamento del Tribunale, inoltre, nulla ha a che fare con la manutenzione dei mezzi né tantomeno con lo stato della sede di lavoro», sottolinea la cooperativa Sole,  «prova ne sia il fatto che essa è stata ritenuta idonea ed è stata immediatamente utilizzata dal nuovo appaltatore che succede a Coop Sole nella gestione del servizio».

 

«Sul fronte dei pagamenti ai dipendenti, essi sono stati completamente corrisposti, compresa l’ultima mensilità di settembre», sottolinea la cooperativa. «Il Tfr,  nel pieno rispetto della normativa, sarà liquidato il 12 novembre con la mensilità di ottobre. Per il Tfr, infatti, il contratto collettivo nazionale di lavoro  non indica la scadenza del pagamento e quindi lo stesso, di norma, non viene predisposto dalle aziende prima della pubblicazione degli indici Istat utili per la rivalutazione».

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