Crisi Fvg, Fedriga dopo l’incontro con Meloni: «La volontà comune è ricomporre la frattura»
Il presidente ha annunciato una riunione di maggioranza . Sul terzo mandato: «Non ne abbiamo parlato, la mia idea è che il limite sia dato dalla volontà popolare»

L’INCONTRO MELONI-FEDRIGA IN BREVE
- Crisi di maggioranza in Fvg: l’obiettivo comune è ricomporre la frattura.
- Terzo mandato: Fedriga dice che non ne hanno parlato, ma di essere convinto che il limite sia «dato dalla volontà popolare»
- Decreto liste d’attesa: è stato trovato un accordo, nel quale si stabilisce che ci devono essere parametri chiari per introdurre i commissariamenti
- Sanità pordenonese: alla domanda se fosse solo quello il tema all’origine della crisi, Fedriga ha detto di «non voler alimentare polemiche»
- Piano sanitario regionale: il nuovo Piano sarà scritto insieme da governo e Regioni
Tentativo di ricomporre la frattura, accordo sulle liste di attesa, e scrittura a quattro mani Governo-Regioni del piano sanitario nazionale. Non si è parlato invece di terzo mandato, ma Fedriga rimane «convinto che il limite sia dato dalla volontà popolare». Questo è quanto emerso dopo l’incontro tra Fedriga e Meloni a Palazzo Chigi per trovare un accordo a seguito della crisi aperta nella maggioranza del Friuli Venezia Giulia.
«La volontà è mia e del presidente Meloni è di ricomporre la frattura». Queste le parole di Fedriga, lasciando Palazzo Chigi. «Adesso è la volontà di rilanciare l'azione dell'amministrazione regionale, penso molto apprezzata dai cittadini in questi anni, in cui si è vista una crescita importante della regione. Adesso convocherò, penso, nelle prossime ore una riunione in maggioranza per addivenire una soluzione che possa andare in questa direzione».
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L’incontro si è reso necessario dopo la crisi politica nella sua Giunta, con gli assessori di Lega, Lista Fedriga e FI che hanno rimesso le deleghe. Inoltre, martedì le Regioni hanno votato un documento unitario indirizzato al governo, per chiedere di valutare un approfondimento sul tema dei mandati, dopo che il Consiglio dei ministri aveva deliberato l'impugnazione della legge della Provincia di Trento che aumenta da due a tre il limite dei mandati consecutivi per il presidente della Provincia.
Il terzo mandato
«L'ho detto più volte, io sono sempre favorevole quando scelgono i cittadini, dopodiché la limitazione dei mandati è data dalla volontà popolare per quanto mi riguarda». Lo ha detto Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, lasciando Palazzo Chigi dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni.
«Non abbiamo parlato di terzo mandato, ho portato le risultanze del Festival delle Regioni alla presidente del Consiglio», ha spiegato Fedriga, tornando sulla decisione del Consiglio dei ministri di impugnare la legge della Provincia di Trento: «È stata ribadita un'impugnazione di carattere tecnico. Penso che le Regioni a statuto speciale abbiano competenza esclusiva e la Corte costituzionale adesso dirà di chi è la competenza per poter legiferare, per quanto riguarda le Regioni a statuto speciale, sull'autogoverno».
Serve una legge nazionale per regolare i mandati dei governatori? «Per quanto riguarda le Regioni a statuto ordinario mi sembra evidente, perché - ha sottolineato il governatore - lo dice la stessa Corte costituzionale».
Le liste di attesa
«Abbiamo trovato l'accordo sul decreto lista d'attesa e quindi penso che abbiamo fatto dei passi avanti importanti». Lo ha detto Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, lasciando Palazzo Chigi dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni.
L'accordo «prevede che i poteri sostitutivi devono avere dei parametri chiari per essere attuati e dei parametri chiari per l'uscita dai poteri sostitutivi, perché - ha spiegato Fedriga - le Regioni non vogliono trovarsi, come nel caso di disavanzo, dei commissari e dei commissariamenti che durano decenni e oltretutto non hanno per nulla risolto la situazione».
Il piano sanitario
Con la premier Giorgia Meloni «abbiamo parlato del Piano sanitario nazionale che scriveremo insieme. Il Piano manca dal 2008 ed è assurdo». Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, lasciando Palazzo Chigi. «La volontà del presidente del Consiglio e delle Regioni - ha aggiunto il governatore del Friuli Venezia Giulia - è di approvare un Piano sanitario nazionale che possa dare risposte al Paese su un tema così delicato come il diritto alla salute».
Il problema è solo la polemica sull'ospedale di Pordenone o c'è dell'altro? «Io - ha risposto Fedriga - voglio risolvere i problemi e non alimentare polemiche. Quindi non voglio che ci sia dell'altro. Ma penso, ribadisco, che il problema lo affronteremo in modo costruttivo».
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