Donato Liguori è il nuovo commissario del porto di Trieste
Il Ministero opta per una soluzione interna dopo le dimissioni di Gurrieri. Incarico fino al 30 settembre

Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha scelto il proprio dirigente Donato Liguori come nuovo commissario dell’Autorità portuale di Trieste e Monfalcone. Il Mit opta dunque per una soluzione interna al fine di sostituire Antonio Gurrieri, dimessosi martedì davanti all’inchiesta giudiziaria sulle consulenze esterne effettuate attraverso una società austriaca di sua proprietà.
La nomina da parte del ministro Matteo Salvini è stata ufficializzata in serata.
Liguori è oggi responsabile della Direzione generale per i porti, la logistica e l'intermodalità del ministero, posizione apicale raggiunta nell’agosto 2023. In precedenza Liguori è stato responsabile della Struttura tecnica di missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’alta sorveglianza, che analizza le strategie ministeriali, monitora i finanziamenti alle infrastrutture e valuta l’impatto delle proposte di legge sul settore. Liguori è entrato al ministero nel 2017, prima a supporto del sottosegretario e poi come funzionario dell’Ufficio legislativo. Nel 2020 la promozione a dirigente.
Due dottorati in tasca – uno in big data management e l’altro in marketing e comunicazione – Liguori ha lavorato in precedenza come revisore contabile, commercialista e consulente per la predisposizione di project financing. Tuttora è membro dei collegi sindacali di Autovie Venete e Autostrade per l’Italia, nonché componente del collegio revisori dei conti dell’Autorità portuale di Livorno e responsabile della Gestione governativa navigazione dei laghi Maggiore, di Como e di Garda su nomina del ministero, che ora lo sceglie come traghettatore invece di rivolgersi a un ammiraglio delle Capitanerie come ci si sarebbe potuti aspettare.
Per Liguori si profila un incarico «fino al 30 settembre», come recita la nota ufficiale del Mit, nell’evidenziare che «la nomina ha l’obiettivo di assicurare la prosecuzione ordinata delle attività dell’Ente e consentire l’individuazione del nuovo presidente».
L’intenzione del ministro Matteo Salvini e del suo vice Edoardo Rixi è dunque quella di superare la nottata in cui si ritrova il porto triestino, offrendo il tempo necessario alle forze politiche per trovare entro settembre un nuovo profilo per la posizione di presidente. Il ministero ribadisce inoltre «l’importanza strategica del porto di Trieste per il sistema portuale nazionale e garantirà il massimo supporto agli operatori e alle istituzioni locali in questa fase di transizione, con l’impegno di arrivare in tempi brevi alla nomina di una figura stabile alla guida di una delle principali Autorità portuali del Paese».
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