Fotovoltaico, la Regione Fvg ha finanziato 40 mila impianti sulle fabbriche e sulle case
La Regione ha investito 386 milioni per i pannelli solari installati dalle imprese e dalle famiglie

Quando tutti gli impianti fotovoltaici installati sulle abitazioni private del Friuli Venezia Giulia saranno funzionanti produrranno oltre 106 mila tonnellate di anidride carbonica in meno all’anno, rispetto alla quantità rilevata nel 2023 quando la Regione decise di potenziare l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili per abbattere i costi delle bollette.
Da allora la giunta di Massimiliano Fedriga ha stanziato 292 milioni di euro, liquidato 38.918 domande a cui, entro novembre, se ne aggiungeranno altre 1.618. Ogni contribuente ha ricevuto un importo pari al 40 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione dei pannelli fotovoltaici.
Allo stesso modo sono state incentivante le installazioni di 935 impianti di solare termico, complessivamente stiamo parlando di 200.983 kW derivanti dal fotovoltaico e 359.358 kW prodotti dagli impianti di accumulo. Se questo è il bilancio dei due bandi riservati agli alloggi residenziali, uno dei quali scadrà nel 2026, altrettanto fruttuosi sono risultati i due bandi già esauriti rivolti alle imprese: la Regione ha messo a disposizione 92,2 milioni di euro per liquidare tutte le 1.268 domande ricevute.
Ma non è ancora tutto perché nel bilancio complessivo rientrano anche le aziende agricole, a cui l’assessorato all’Agricoltura quest’anno ha destinato 1,8 milioni per finanziare la posa dei pannelli fotovoltaici sui tetti dei capannoni.
Complessivamente, quindi, la Regione ha investito sull’utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione dell’energia oltre 386 milioni di euro. Ma la cifra è destinata ad aumentare con i previsti rifinanziamenti dei bandi per le imprese, comprese le agricole.
Proprio perché l’obiettivo è quello di rendere accessibile a tutti il percorso verso la transizione energetica, la Regione ha ampliato la platea, dando la possibilità alle famiglie meno abbienti, con un reddito Isee fino a 25 mila euro, di accedere anticipatamente al contributo, prima dell’inizio lavori. L’incentivo è cumulabile con le detrazioni fiscali nazionali, purché la somma non ecceda la spesa complessivamente sostenuta.
Al momento l’unico bando aperto resta quello rivolto alle persone fisiche con una capacità di spesa pari a 8,88 milioni di euro. Gli interessati a installare i pannelli fotovoltaici sulla copertura delle proprie abitazioni potranno presentare le domande a lavori ultimati, a eccezione dei meno abbienti, che resteranno valide fino al 31 dicembre 2026. Al bando possono partecipare i residenti in Friuli Venezia Giulia, proprietari o titolari di diritti reali e personali di godimento formalmente riconosciuti in un atto registrato.
Il contributo abbatte i costi sostenuti per l’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo di energia elettrica, realizzati negli immobili a uso residenziale (categoria catastale da A1 ad A9 e A11) situati in regione. Le domande vanno presentate esclusivamente online collegandosi al sito della Regione. I beneficiari, spiega l’assessore alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, «risiedono dalla fascia collinare fino alle località balneari, meno gettonata risulta la montagna che, nel periodo invernale, sconta la minor presenza del sole».
Gli impianti fotovoltaici hanno trovato maggior spazio nei comuni attorno ai capoluoghi di provincia, soprattutto Udine e Pordenone. La Regione ha imboccato la via della transizione energetica, anticipando per certi versi il Green Deal europeo, durante la crisi energetica generata dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, quando il prezzo del gas era salito alle stelle e la Russia minacciava di chiudere i rubinetti.
«Abbiamo voluto aiutare le imprese a ridurre i consumi energetici e conseguentemente le emissioni mediante l’autoproduzione e l’accumulo di energia solare rinnovabile» spiega l’assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, confermando l’impegno a valutare, «in accordo con le associazioni di categoria, eventuali future riaperture del canale contributivo, per incontrare puntualmente le esigenze del mondo imprenditoriale». Analogo l’impiego sul fronte agricolo, dove l’assessore regionale, Stefano Zannier, conta di poter stanziare una cifra analoga a quella appena esaurita anche per il prossimo anno.
Pure in questo caso il contributo copre il 40 per cento delle spese sostenute per l’acquisto e posa in opera dei pannelli fotovoltaici, compresi gli oneri di connessione alla rete elettrica, di sicurezza e di trasformazione dei manufatti a uso cabina elettrica. Non sono esclusi gli oneri per il rifacimento e lo smaltimento delle coperture dei fabbricati o dei manufatti rurali in amianto o fibrocemento su cui verranno posizionati gli impianti fotovoltaici, le spese tecniche e assicurative.
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