La Regione Fvg approva la Finanzaria da record per oltre 5,7 miliardi di euro

Il governatore Fedriga: “Ora il Friuli Venezia Giulia è più forte”

Il Consiglio Regionale (Silvano)
Il Consiglio Regionale (Silvano)

TRIESTE Una manovra record, con disponibilità di risorse finanziarie senza precedenti e un quadro di oltre 5,7 miliardi di euro. Dopo 4 giorni in nottata il Consiglio regionale Fvg, presieduto da Mauro Bordin, ha approvato a maggioranza le 3 leggi che compongono il bilancio. Sono stati accolti 59 dei 94 ordini del giorno presentati.

«Mettere a disposizione risorse ingenti in un momento di tensione economica internazionale come quello che stiamo vivendo - ha spiegato il governatore, Massimiliano Fedriga - permette di allargare e rendere più forte la capacità di reazione che la comunità regionale, in particolare il mondo produttivo, può avere soprattutto in considerazione delle difficili previsioni che contraddistingueranno l'Europa il prossimo anno. Tutte le linee strategiche della Regione sono state rafforzate in modo consistente».

Fedriga ha citato «le politiche per la famiglia e il supporto alle giovani coppie nell'allargamento dei nuclei familiari».

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Massimiliano Fedriga in una foto di archivio

A conclusione dei lavori d'Aula, Mauro Bordin presidente del Consiglio regionale, ha ringraziato «i rappresentanti dell'Esecutivo e del Legislativo che si sono confrontati su temi importanti per il territorio e per i cittadini di questa regione mantenendo un dialogo schietto, leale e corretto».

Una manovra «equilibrata, imponente, espansiva». Così l'assessora regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha definito la manovra approvata in nottata, frutto di «un percorso avviato con la revisione dei patti finanziari con cui è stata garantita autentica autonomia finanziaria alla Regione».

Zilli ha sottolineato «l'incremento di risorse disponibili che ammonta a 641 milioni rispetto al 2023» segnalando che questa manovra «genera fiducia e stimola gli investimenti dei privati e di chi vede nel nostro territorio opportunità di sviluppo». 

L’opposizione

I consiglieri di minoranza in Consiglio hanno espresso la loro contrarietà alla manovra: pur riconoscendo che sono a disposizione più risorse per 615 milioni, non vi sono chiare strategie soprattutto su sanità, enti locali e ambiente.

Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), critica "la scarsissima disponibilità di Giunta e maggioranza non solamente ad accogliere, ma addirittura a discutere le proposte avanzate spesso con un atteggiamento di disprezzo per il dialogo democratico. Una manovra ricca di risorse, con poche idee e senza alcun dialogo".

Serena Pellegrino (Avs), si è soffermata sulla sanità: "Nonostante maggiori investimenti la situazione è molto peggiorata, spingendo verso un privato che sta coprendo importanti fette di competenze pubbliche. Ho cercato di proporre e promuovere anche emendamenti a favore delle persone più svantaggiate e fragili".

Secondo Rosaria Capozzi (M5S), "la strada intrapresa non convince. State continuando a seguire una linea politica che non dà risposte ai cittadini, soprattutto a quelli che vivono in difficoltà. Una manovra che nonostante i tanti innesti rivolti alla sanità ha imboccato una strada poco efficace con interminabili liste d'attesa, reparti chiusi per mancanza di personale, fuga nel privato, ipotesi di chiusura dei consultori. Il dimensionamento scolastico metterà in pericolo la scuola pubblica". Massimo Moretuzzo (Patto per l'autonomia - Civica Fvg), non si spiega "il nervosismo visto da parte di alcuni esponenti dell' Esecutivo, ingiustificato vista l'ampia disponibilità garantita in questa discussione, cercando di fare a più riprese solo la nostra parte. Su sanità e enti locali mancano ancora risposte". Sulla sanità è intervenuto anche Andrea Carli (Pd): "A breve, ci sarà una nuova fase di conversione verso il privato della sanità regionale; con il ridimensionamento scolastico gli istituti non potranno trovare sviluppo tramite la realizzazione di grandi progetti per mancanza di struttura amministrativa adeguata".

La discussione clou

La più lunga discussione, con una durata di circa cinque ore, nella manovra del Bilancio nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, riguarda il capitolo della Salute, in capo all'assessore Riccardo Riccardi, con una dotazione complessiva di 3 miliardi e 181 milioni di euro, «quasi il 10% di risorse in più rispetto allo scorso anno - ha riferito l'assessore - con una capacità di programmazione fin dall'inizio dell'esercizio mai accaduta in precedenza. Sono in aumento gli investimenti a favore del sociale, della disabilità, delle case di riposo e degli anziani non autosufficienti, del contrasto alla violenza sulle donne, del Fondo per l'autonomia possibile. Non dobbiamo però fermarci agli stanziamenti. Il nostro sistema ha bisogno di una grande operazione di riqualificazione».

Tra gli emendamenti giuntali più consistenti ci sono 6 milioni per la casa di riposo di Mortegliano, in provincia di Udine, e 500mila euro per il sostegno alle gestanti in difficoltà. Sono stati inoltre approvati tutti gli emendamenti presentati dai consiglieri di maggioranza. Il capogruppo di Forza Italia, Andrea Cabibbo, ha illustrato in particolare la misura concordata con gli altri capigruppo, che finanzia il capitolo di spesa per aiutare le mamme in difficoltà durante la gravidanza, non solo sotto il profilo economico. Sono stati invece tutti bocciati gli emendamenti proposti dai consiglieri di opposizione, con due sole proposte sopravvissute al vaglio della maggioranza e trasformate in ordini del giorno.

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