Sanità, il bando per nuovi Oss: oltre duemila domande, 25 assunti

Altri 399 i candidati idonei. Una sola assegnazione ad Asugi. Fials: «Ma ora avanti con la graduatoria»

Marco Ballico
Operatori socio sanitari
Operatori socio sanitari

Il Servizio sanitario regionale si rafforza con l’inserimento di 25 operatori-socio sanitari, i vincitori del bando Oss 2024, che, alla scadenza dello scorso 8 febbraio, aveva contato 2.389 domande. La porta era strettissima e, alla fine, a entrare ce l’ha fatta attorno a un candidato su cento.

Ma quello che conta, sottolinea Fabio Pototschnig, segretario della Fials del Friuli Venezia Giulia, «è una graduatoria composta, oltre che dai 25 primi classificati, da altri 399 idonei che diventano disponibili nel caso di esigenze di organico degli enti della sanità regionale». Esigenze che, secondo il sindacalista, «sono sotto gli occhi di tutti quando ci ritroviamo nei reparti di degenza e vediamo un solo Oss al lavoro per una trentina di pazienti».

Il concorso era stato bandito dalla direzione regionale di Arcs, Agenzia regionale di coordinamento per la salute, nel dicembre 2023. I 25 posti erano la somma delle richieste delle Aziende: 20 per AsuFc, l’Azienda Friuli Centrale, 3 per AsFo, la Friuli Occidentale, uno ciascuno per Asugi, l’Azienda Giuliano Isontina e il Cro di Aviano.

Quell’unico Oss necessario ad Asugi all’epoca, ricorda Pototschnig, «era conseguenza dei limiti di spesa dell’Azienda. Ora che la situazione è cambiata, ci aspettiamo che la direzione provveda a far scorrere la graduatoria al più presto».

Nel dettaglio dei numeri, il maggior numero di domande sono arrivate per un posto di lavoro in AsuFc (1.307), a seguire Asugi (590), AsFo (431) e Cro (61).

Nel corso della selezione, come si legge nel decreto di venerdì a firma del dg di Arcs Joseph Polimeni, 197 concorrenti sono stati esclusi per motivi legati al requisito della cittadinanza, mentre per altri 19 si sta ancora verificando la regolarità del titolo di Oss. Al termine delle prove scritte e orali risultano idonei 424 candidati, i 25 vincitori e altri 399 in posizione utile in graduatoria (186 per AsuFc, 140 per Asugi, 71 per AsuFc, 2 per il Cro).

«Nell’attesa del concorso regionale per infermieri che, viste le note carenze, auspichiamo venga messo in moto quanto prima via bando da Arcs – commenta il segretario regionale della Fials –, le Aziende possono almeno assumere operatori socio-sanitari, importante figura di supporto, di cui c’è estremo bisogno. Quando vengono a mancare, infatti, ne risente l’intera filiera assistenziale».

A preoccupare il sindacato è anche la denuncia dei giorni scorsi da parte degli Ordini del Fvg sui posti scoperti nei corsi di infermieristica delle due Università regionali. Ricordato che «nel triennio di studi ci potranno essere degli abbandoni e il numero dei futuri infermieri sarà ancora più basso», Pototschnig fa sapere che in questi giorni si stanno svolgendo a Trieste le discussioni di 63 laureandi in infermieristica a fronte di un centinaio di uscite da Asugi per dimissioni, mobilità o pensionamenti.

Il tema è quello di una professione non più attrattiva, osserva il sindacalista: «Al di là del più che necessario adeguamento degli stipendi, bisognerebbe avere maggior rispetto dei professionisti sanitari, molte volte maltrattati, e migliorare le condizioni lavorative e organizzative».

Le criticità quotidiane? «A causa della carenza di personale, succede che a un turno mattutino se ne aggiunga uno pomeridiano oppure che nell’unico giorno libero della settimana si venga chiamati per sostituire un collega assente. Non deve sorprendere che le persone scelgano altre strade come la sanità privata o la libera professione». —

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