Le immagini del corteo regionale dei metalmeccanici a Udine (Foto petrussi)
Le immagini del corteo regionale dei metalmeccanici a Udine (Foto petrussi)

Lo sciopero dei metalmeccanici per il contratto scaduto, il corteo a Udine: «Stipendi da fame, non arriviamo a fine mese»

​Manifestazione regionale in Friuli Venezia Giulia: lavoratori in piazza per chiedere il rinnovo del contratto nazionale scaduto da un anno. Braccia incrociate anche nel gruppo Enel: “Condizioni insostenibili e personale insufficiente”

Cristian Rigo

Tutto costa di più. Crescono i prezzi, aumentano le spese, ma l’unica cosa che non cambia sono i contratti dei metalmeccanici che in media ricevono uno stipendio di 1300-1400 euro mensili. Praticamente impossibile arrivare a fine mese.A dirlo sono i centinaia di manifestanti, duemila per l’esattezza per i sindacati, che oggi, venerdì 19 giugno, hanno indetto lo sciopero nazionale del comparto, proclamato per l’intera giornata. Il corteo regionale, che si tiene a Udine, ha visto sfilare i sindacati   Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm che reclamano a gran voce: «Il rinnovo del contratto nazionale è la risposta fondamentale per contrastare la crisi, dare stabilità al settore e rilanciare il sistema industriale del Paese». 

Udine, il corteo dei metalmeccanici del Fvg: "Rinnovo del contratto subito"

La manifestazione regionale a Udine

Per i lavoratori del Friuli Venezia Giulia l’appuntamento è a Udine, con un corteo che si è radunato alle 9.30 in piazzale Diacono, per partire alle 10.15 in direzione di piazza Venerio, sede del comizio finale, che sarà concluso da Fabio Bernardini, della segreteria nazionale Fim. «Federmeccanica-Assistal e Unionmeccanica continuano ad avere un atteggiamento irresponsabile e stanno dimostrando di non voler riaprire la trattativa per il contratto collettivo nazionale di lavoro, nonostante sia passato quasi un anno dalla scadenza», evidenzia una nota della Fim-Cisl regionale, in cui si rimarca come «il rinnovo del contratto nazionale è la risposta fondamentale, per dare stabilità e rilanciare il sistema industriale del Paese, ma anche per aumentare il salario, potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori e per migliorare le condizioni di lavoro».

Le parole dei manifestanti: «Facciamo la fame con questo stipendio»

Una piazza gremita, l’ennesima iniziativa di protesta, un nuovo sciopero. Al centro della mobilitazione, come racconta Roberto Zani, ci sono i nodi ormai strutturali del lavoro in Italia: salari insufficienti e contrattazione stagnante. «Il problema salariale riguarda tutto il Paese», afferma con decisione, sottolineando come persino i sostenitori dell’austerità ammettano oggi la gravità della situazione.

Zani evidenzia la necessità di rilanciare il mercato interno attraverso un aumento dei consumi, e indica nel salario uno strumento trainante. Ma quanto guadagna davvero un lavoratore metalmeccanico? «Parliamo di cifre reali: si va dai 1300 ai 1500-1600 euro, ma solo se si lavora su tre turni e si ha accesso alla contrattazione di secondo livello», spiega. Una condizione tutt’altro che scontata, dal momento che questo tipo di accordi – i cosiddetti “premi” – non sono diffusi in tutte le aziende.

Udine, sciopero dei metalmeccanici: "Con questi stipendi non arriviamo a fine mese"

Il risultato? Una media salariale che resta bassa, a fronte di un’inflazione che colpisce duramente le famiglie. «Oggi tutto aumenta del 25-30%. Un chilo di pasta è salito del 27%. È evidente che si fa fatica ad arrivare alla fine del mese».

In piazza ci sono anche le lavoratrici della CBS, che hanno deciso di aderire allo sciopero collettivo: «Siamo circa 200, e in gruppo abbiamo deciso di scioperare perché ci sembrava giusto».

Anche qui, al centro della protesta, c’è il nodo del salario. «Loro dicono che è già troppo, ma non è vero», affermano. La retribuzione media si aggira attorno ai 1000 euro al mese, una cifra che, tra figli, spesa, auto e spese quotidiane, non basta più.

Il motivo dello sciopero

Si tratta dell’ennesima mobilitazione indetta da Fiom, Fim e Uilm dall’inizio della trattativa sul rinnovo del contratto, scaduto ormai da un anno (30 giugno 2024): salgono così a 40 le ore di sciopero proclamate a sostegno della trattativa Federmeccanica-Assital, ferma dopo lo stop deciso dalle controparti datoriali. Bloccato, ad aggravare il quadro generale, anche il tavolo sul rinnovo del contratto nazionale della Confapi (piccole e medie imprese), scaduto alla fine dello scorso anno. Sono circa sessantamila in Friuli Venezia i lavoratori coinvolti dai due rinnovi e forte è l’appello dei sindacati a proseguire la lotta «finché il negoziato non sarà aperto e raggiunto un accordo». Un accordo, rimarcano Fiom, Fim e Uilm, che «non serve soltanto ad aumentare i salari, ma anche a contrastare la precarietà, estendere i diritti, rafforzare la sicurezza sul lavoro». Questi i grandi temi al centro della piattaforma e delle manifestazioni indette per domani in tutto il Paese.

Migliaia di metalmeccanici in corteo a Udine: "Serve stabilità"

Sciopero nazionale dei metalmeccanici. A Udine si tiene il corteo regionale che ha sfilato per le vie del centro e che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori. Ecco le immagini (Foto petrussi)
Sciopero nazionale dei metalmeccanici. A Udine si tiene il corteo regionale che ha sfilato per le vie del centro e che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori. Ecco le immagini (Foto petrussi)
Sciopero nazionale dei metalmeccanici. A Udine si tiene il corteo regionale che ha sfilato per le vie del centro e che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori. Ecco le immagini (Foto petrussi)
Sciopero nazionale dei metalmeccanici. A Udine si tiene il corteo regionale che ha sfilato per le vie del centro e che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori. Ecco le immagini (Foto petrussi)
Sciopero nazionale dei metalmeccanici. A Udine si tiene il corteo regionale che ha sfilato per le vie del centro e che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori. Ecco le immagini (Foto petrussi)
Sciopero nazionale dei metalmeccanici. A Udine si tiene il corteo regionale che ha sfilato per le vie del centro e che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori. Ecco le immagini (Foto petrussi)
Sciopero nazionale dei metalmeccanici. A Udine si tiene il corteo regionale che ha sfilato per le vie del centro e che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori. Ecco le immagini (Foto petrussi)
Sciopero nazionale dei metalmeccanici. A Udine si tiene il corteo regionale che ha sfilato per le vie del centro e che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori. Ecco le immagini (Foto petrussi)
Sciopero nazionale dei metalmeccanici. A Udine si tiene il corteo regionale che ha sfilato per le vie del centro e che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori. Ecco le immagini (Foto petrussi)

Sciopero anche in e-distribuzione

A rendere più calda la giornata di oggi anche lo sciopero nazionale dei dipendenti di E-Distribuzione (gruppo Enel), sempre della durata di 8 ore, il terzo indetto da Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec per protestare contro le condizioni di lavoro all’interno del gruppo. Le tre sigle denunciano «politiche aziendali sulla pelle dei lavoratori, un degrado progressivo e a tratti irreversibile delle relazioni industriali, continui ordini di servizio per sopperire alla cronica mancanza di personale, turni massacranti che non aumentano la produttività ma rendono soltanto più tossico il lavoro di tutti, depauperando un settore altamente strategico come quello elettrico».

Da qui la richiesta di politiche coerenti con la necessità di investire sulle reti: «I lavoratori di E-Distribuzione – questo l’appello lanciato nelle scorse ore da Filctem, Flaei e Uiltec – vogliono che i progetti e gli investimenti sul Pnrr e per la proroga delle concessioni vengano affrontati in modo coerente e con gli organici necessari». 

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