Sede del 118 a Trieste: dalla Regione 8 milioni per il progetto

In Commissione la conferma di Riccardi. Esclusa l’opzione Porto vecchio

In piedi altre due opzioni: viale Miramare e via D’Alviano. Fondi anche alla Sissa

TRIESTE Otto milioni di euro. A tanto ammonta la posta, inserita dalla giunta nell’assestamento autunnale, per la realizzazione della nuova sede del servizio 118 di Trieste.

Lo ha precisato ieri durante l’illustrazione della norma in Terza commissione l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi, sottolineando che la cifra sarà messa a disposizione di Asugi per mandare in porto l’operazione, caldeggiata a più riprese da alcuni esponenti triestini della maggioranza, in particolare dai banchi di Fratelli d’Italia.

«La destinazione iniziale della nuova sede del 118 era Porto vecchio, ma dopo alcuni approfondimenti legati alla capacità di raggiungimento della struttura si stanno valutando soluzioni migliori - ha aggiunto Riccardi: una è l'area dove aveva sede il comando della polizia locale (il riferimento è agli spazi di viale Miramare ndr), l'altra è situata a fianco dell'attuale sede dei vigili del fuoco (in via D’Alviano ndr)».

L'assessore alla Salute, confermando l’arrivo per il Servizio sanitario regionale di 60 milioni (in aggiunta all'attuale dotazione), ha annunciato anche l'integrazione alla disciplina in tema di trattamento dei dati personali in ambito sanitario e l’approvazione in giunta di ulteriori emendamenti.

Tra gli altri: l'ampliamento dei termini di conclusione del procedimento per la valutazione dei documenti di accreditamento in corso per le strutture per anziani, la proroga per la rendicontazione di contributi assegnati all'Asp Moro e la riduzione dei requisiti per l'acquisto dei mezzi di trasporto di anziani e persone con disabilità. Al termine della discussione - che ha visto il dem Nicola Conficoni interrogare sulla situazione futura del personale sanitario e il collega di partito Roberto Cosolini chiedere lumi sul passivo delle Aziende sanitarie, la Terza commissione ha dato parere favorevole a maggioranza al disegno di legge 6 Assestamenti bis: contrario il Gruppo Misto, astenuti i commissari di Pd e Patto per l'Autonomia-Civica Fvg).

Via libera alla manovra autunnale è arrivato, per le parti di competenza relative a lavoro, formazione, istruzione, politiche giovanili e famiglia, e a sicurezza e politiche sull'immigrazione, è arrivata anche dalla Sesta commissione al termine dell’intervento di Alessia Rosolen. Due, ha riferito l’assessore a Lavoro e ricerca, gli interventi programmati nel ddl: «Il primo è un contributo di 60 mila alla Sissa di Trieste per supportare la realizzazione di un simposio di carattere internazionale che porterà in Fvg circa 1200 persone, tra matematici, scienziati, ingegneri e tutti coloro che sono interessati ai metodi di applicazione della quantificazione incerta. La seconda norma, invece, è di programmazione regionale e interessa tutti i livelli dell'istruzione, prevedendo - ha spiegato l'assessore - una collaborazione con gli atenei per costruire un sistema integrato di educazione, istruzione e formazione. L'obiettivo è quello di analizzare tutto il sistema puntando a un quadro completo per creare una rete infrastrutturale che per essere efficace ha bisogno di un'analisi dal punto di vista demografico e socio economico oltre che del contesto territoriale nel quale tutte queste parti vanno ad integrarsi. Come spostamenti tabellari - ha concluso Rosolen - ci sono i 5 milioni destinati allo sviluppo dei settori di scienze della vita per dare risposta a nuovi bandi pronti ad essere emanati e i 10 milioni, aggiunti in assestamento, a supporto dei progetti bandiera a livello nazionale sul 2024, causa ritardi burocratici non dipesi dalla Regione».

Numeri e scelte contestatida Furio Honsell (Open Fvg), che ha puntato il dito contro le «difficoltà nel far decollare progetti bandiera che dovrebbero servire per lo sviluppo di proposte legate all'idrogeno. E su un assestamento di oltre 300 milioni - ha aggiunto - non ci sono iniziative per evitare la fuga degli studenti in atenei fuori regione, che si potrebbe arginare con fondi destinati all'abbattimento delle rette universitarie».

Sull'articolo 9 dell’assestamento è poi intervenuto l'assessore Pierpaolo Roberti, che ha annunciato «un movimento tabellare di 150mila euro, inizialmente destinati ai Comuni attraversati dalla rotta balcanica per la pulizia dei sentieri dai rifiuti abbandonati e poi spostati sul capitolo dei minori non accompagnati. Una modifica necessaria visto che questa voce è già prevista all'interno della nuova legge sull'immigrazione il cui regolamento è stato approvato due settimane fa». Laura Fasiolo del Pd ha auspicato in questo senso una collaborazione tra gli assessorati a Sicurezza a Formazione «per incentivare il percorso di alfabetizzazione e di formazione dei migranti, considerando la richiesta di manodopera da parte delle aziende presenti sul territorio regionale». La VI Commissione ha dato via libera all’assestamento con i voti favorevoli del centrodestra, contrarietà del Misto e astensione del Pd.

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