Con “Il viaggio a Reims”di Rossini ecco in scena la prima opera alla Transalpina di Gorizia

La proposta del Piccolo Opera Festival sarà replicata domani alle 21. Il capolavoro ha suscitato l’attesa di appassionati e curiosi

 

Alex Pessotto
La piazza Transalpina trasformata per l’occasione in un grande teatro lirico all’aperto. Giovedì è andato in scena Il viaggio a Reims di Rossini con la regia di Marin Blaževic e la direzione d’orchestra affidata al direttore dell’orchestra dell’Opera di Lubiana è Marko Hribernik. Foto Bumbaca
La piazza Transalpina trasformata per l’occasione in un grande teatro lirico all’aperto. Giovedì è andato in scena Il viaggio a Reims di Rossini con la regia di Marin Blaževic e la direzione d’orchestra affidata al direttore dell’orchestra dell’Opera di Lubiana è Marko Hribernik. Foto Bumbaca

Bene la prima. Ma ora si attende la replica: sabato, alle 21, quando “Il viaggio a Reims” sarà ripresentato.

Giovedì, intanto, piazza Transalpina esaurita per una proposta intelligente firmata Piccolo Opera Festival, che ha scelto un titolo perfetto per la Capitale europea della Cultura. Per più motivi: perché cadono i duecento anni dell’incoronazione di Carlo X il 29 maggio 1825, avvenuta proprio a Reims, ma soprattutto perché il re è morto a palazzo Coronini, nel 1836, ed è sepolto alla Castagnavizza.

Quindi, è un personaggio transfrontaliero a tutti gli effetti, oltre a essere il fulcro del capolavoro rossiniano: nel senso che i suoi bizzarri protagonisti, all’albergo del Giglio d’oro, si preparano per partire assieme alla volta di Reims, per assistere all’incoronazione. Disavventure e sorprese non mancano, si ride e si sorride. E si è estasiati da un continuo turbinio di note.

L’atmosfera della festa era quindi palpabile. Perché quello di ieri era fra gli appuntamenti più attesi e originali di Go!2025. E una serata di fine primavera, dopo una giornata torrida, davvero invitava ad uscir di casa: in molti, quindi, non si sono fatti pregare.

Giovedì è andato in scena Il viaggio a Reims di Rossini con la regia di Marin Blaževic e la direzione d’orchestra affidata al direttore dell’orchestra dell’Opera di Lubiana è Marko Hribernik. Foto Bumbaca
Giovedì è andato in scena Il viaggio a Reims di Rossini con la regia di Marin Blaževic e la direzione d’orchestra affidata al direttore dell’orchestra dell’Opera di Lubiana è Marko Hribernik. Foto Bumbaca

L’opera non è rappresentata di frequente e ciò, per andar ad applaudirla, è un ulteriore motivo di interesse. Il debutto è stato il 19 giugno del 1825 al Théâtre Italien di Parigi: ieri, insomma, ricorreva il suo bicentenario. L’opera è poi andata dispersa, fino al ritrovamento del 1977 e la prima rappresentazione italiana del 1984 al Rossini Opera Festival con la direzione di Abbado, la regia di Ronconi e un cast di stelle è rimasta nel cuore degli appassionati. In questa produzione, il cast è formato da giovani con più di qualcuno proveniente dall’Accademia del Rossini Opera Festival, mentre altri sono stati formati all’interno della Go! Borderless Opera Lab.

La regia si deve a Marin Blaževic, mentre il direttore dell’orchestra dell’Opera di Lubiana è Marko Hribernik; va ancora segnalato Elia Macrì, maestro del Go! Borderless Choir. Ma, soprattutto, è bello vedere una piazza che si trasforma in una platea per un capolavoro della lirica, con la stazione Transalpina che diventa il Giglio d’oro e con il pubblico che rinuncia alla Tv richiamato da un’idea, da un’intuizione che, stando al risultato, si è rivelata vincente. Sì, ieri, per “Il viaggio a Reims” la curiosità era notevole. Bene la prima. —

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