Viaggio nell’Ucraina sovietica sull’inserto IlPiccololibri
L’intervista alla scrittrice russa Sasha Marianna Salzmann, il ricordo di Verdi censurato
a Trieste, la cartolina dell’attrice Anna Bonaiuto

TRIESTE «Prima ci chiamavamo fratelli e sorelle, ora ci siamo resi conto di essere nazioni. Con questo non credo che il popolo russo odiasse quello ucraino, eravamo tropo intrecciati gli uni agli altri; una guerra come quella attuale non ha nessuno otico d’essere». Lo dice la giovane scrittrice di origine russa Sasha Marianna Salzmann, che, ospite del recente Pordenonelegge, che in una lunga intervista a Federica Manzon racconta come è nato il suo ultimo romanzo “Nell’umo tutto deve essere bello” (Marsilio). L’intervista è ospitata nella rubrica “Orient Express” dell’inserto culturale Ilpiccololibri, in edicola domani all’interno del supplemento Tuttolibri della Stampa in vendita abbinato a “Il Piccolo”. A fare da copertina all’inserto, per la rubrica “Effemeride” un articolo di Fabio Dorigo che ricorda come, nel 1850, a Trieste le autorità austriache censurarono l’opera “Stiffelio” di Giuseppe Verdi, andata in scena il 16 novembre 1850 ampiamente mutilata. E lo stesso Giuseppe Verdi, che soggiornò a Trieste proprio per assistere al debutto della sua opera, dovette ingoiare amaro. tanto che non volle più tornare a Trieste.
Tra gli alti servizi dell’inserto Ilpiccololibri di domani, Paolo Lughi, uno dei massimi esperti di storia del cinema, ricordala figura dell’attore triestino di nascita Paul Henried, che recitò da protagonista nel celebre film “Casablanca” assieme a Ingrid Bergman ed Humphrey Bogart , nei panni di Victor Laszlo, il marito della Bergman.
Il pagine centrale dell’inserto questa settimana è dedicato a un approfondimento di Federica Gregori sulla mostra in corso al Magazzino delle Idee con oltre duecento opere dei grafici italiani aderenti all’Alliance Graphique Internationale , mentre una “Cartolina” ai lettori del Piccololibri la manda l’attrice Anna Bonaiuto, che si racconta in un’intervista a Sara Del Sal, a cominciare dalle sue origini latisanesi.
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