Pallacanestro Trieste, la carica di coach Gonzalez: «Con Würzburg sarà battaglia»

Coach Gonzalez felice dopo i primi mesi assieme alla Pallacanestro Trieste: «Siamo migliorati, aspettiamo Brooks e Ross»

Lorenzo Gatto
Il tecnico Israel Gonzalez durante il match casalingo col Galatasaray
Il tecnico Israel Gonzalez durante il match casalingo col Galatasaray

Tornata a ruggire grazie alle vittorie di Champions League contro il Galatasaray e di campionato contro l’Armani Milano, la Pallacanestro Trieste si è goduta a pieno la pausa legata alla prima finestra di qualificazione mondiale dell’Italia di Luca Banchi.

Dopo quattro giorni di riposo, da questa mattina tutti di nuovo in palestra per cominciare a preparare il match che alla ripresa del campionato, sabato 6 dicembre, porterà la formazione di Israel Gonzalez al PalaSerradimigni di Sassari contro il Banco di Sardegna.

Con il tecnico spagnolo siamo tornati sul successo di domenica scorsa contro l’Armani analizzando il momento della sua squadra e le prospettive future.

Coach Gonzalez, partiamo dall’ultima vittoria su Milano. Una partita in cui si è vista una squadra solida che, non solo in attacco ma anche in difesa, ha saputo trovare le chiavi per interpretare nella maniera giusta il match.

«Una vittoria figlia della crescita mostrata non solo contro Milano ma anche contro il Galatasaray. Siamo migliorati soprattutto nell’uno contro uno e nel posizionamento difensivo, stiamo subendo meno canestri facili. Stiamo lavorando e migliorando il nostro sistema, le meccaniche difensive e la nostra comunicazione in campo».

Una vittoria che testimonia il potenziale della sua Pallacanestro Trieste. Quanto può crescere ancora questa squadra nei prossimi mesi e quali sono i margini di miglioramento?

«I margini ci sono e sono importanti. Abbiamo superato una situazione difficile senza Colbey Ross e Jeff Brooks, giocatori di cui abbiamo bisogno e che ci aiuteranno a migliorare ancora di più quando torneranno in forma».

Bene in campionato, soddisfazioni anche in Europa visto che, dopo la vittoria di Istanbul sul Galatasaray, avete conquistato matematicamente la qualificazione ai play-in di Champions League. Quanto sarebbe importante conquistare il secondo posto nel girone?

«Garantirsi i play-in con una giornata di anticipo, soprattutto in un girone difficile come il nostro, non era semplice. Ma non vogliamo accontentarci, cercheremo di dare il massimo anche contro il Würzburg nell’ultima gara. Sarebbe molto importante vincere di 16 punti e mettere in cassaforte il secondo posto».

I giocatori hanno avuto modo di riposare qualche giorno. Come giudica questa pausa arrivata in un momento così positivo?

«La giudico opportuna perché ci ha permesso di ricaricare le batterie e ha aiutato chi aveva qualche piccolo acciacco di recuperare. Ripartire così, adesso, sarà più facile».

Su cosa vi concentrerete, da oggi, con la ripresa degli allenamenti?

«Questi primi giorni di allenamento ci aiuteranno sicuramente ad affinare piccoli dettagli della tecnica individuale offensiva e difensiva, che ci serviranno a migliorare come squadra. Poi dovremo ritrovare il ritmo agonistico e, negli ultimi giorni, preparare al meglio la partita contro Sassari».

Conta di poter avere disponibili nuovamente Brooks e Ross?

«Con Jeff e Colbey, dovremo procedere giorno per giorno, vedendo come migliorano, come sempre non vogliamo forzare. È chiaro che spero che tornino prima possibile».

Allargando gli orizzonti e guardando verso il futuro, cosa pensa dell’arrivo della Nba in Europa? Crede possa essere positivo per il movimento cestistico del vecchio continente?

«L’Nba ha dimostrato finora di saper fare le cose molto bene, crescendo a livello mondiale. È la Lega migliore al mondo, sia a livello sportivo che commerciale. Credo che il loro arrivo in Europa sarà molto positivo, realizzando un progetto per la crescita e la sostenibilità del basket europeo. Hanno esperienza e sanno come far crescere il basket e renderlo sempre più rilevante a livello mondiale. Inoltre, collaboreranno con la Fiba, il che credo li aiuterà a comprendere le caratteristiche uniche del basket europeo».

Riproduzione riservata © Il Piccolo