La Pallacanestro Trieste bocciata all’esame di Sassari
La squadra di Gonzalez contro il Banco di sardegna ha mostrato gli stessi difetti emersi soprattutto in trasferta: mancano continuità e intensità

Dopo due settimane di pausa e una ventata di rinnovato ottimismo, la Pallacanestro Trieste era attesa a un esame importante nell'anticipo contro il Banco di Sardegna Sassari, match che sembrava programmato dal calendario un modo tale da spianare la strada a un successo biancorosso.
Le ultime uscite prima dello stop, la vittoria in Coppa a Istanbul e, soprattutto, la convincente prova casalinga contro l'Olimpia Milano, avevano acceso la speranza concreta che la squadra avesse finalmente assimilato la lezione di due mesi giocati un troppe partite a corrente alternata.
Propositi eccellenti alla vigilia della partita: i giocatori, il general manager Arcieri e coach Gonzalez avevano espresso la ferma volontà di mostrare una squadra nuova, più solida, capace di trovare quella continuità che era mancata, specialmente nelle partite giocate lontano dal PalaRubini.
Ci si attendeva una formazione in grado di esprimersi con la stessa intensità e lucidità sia in casa che soprattutto in trasferta.
Il duro verdetto di Sassari
E invece, il parquet della Dinamo ha raccontato una storia molto diversa. Contro un Banco di Sardegna certamente solido e ben organizzato, ma tutt'altro che irresistibile, la squadra ha compiuto l'ennesimo e per certi versi sconcertante passo indietro. Una sconfitta molto più netta di quanto racconti l'85-80 finale, una prestazione che è stata la perfetta riedizione dei momenti più bui della stagione con una squadra incapace di tradurre il proprio notevole potenziale in una performance costante e convincente per tutti i quaranta minuti. Amarezza e perplessità acuite dal fatto che, ancora una volta, il primo quarto è risultato decisivo, con un approccio troppo timido che ha permesso agli avversari di prendere il largo e gestire il vantaggio.
Il nodo cruciale
Una squadra dotata del talento individuale e collettivo di questa Pallacanestro Trieste non può permettersi di mostrare un tale deficit di tenuta mentale.
La sconfitta di Sassari non è solo un risultato negativo, ma un campanello d'allarme che desta preoccupazione: se la crescita mostrata nelle settimane precedenti non viene cementata anche in trasferta, il rischio è quello di rimanere intrappolati nel limbo di una stagione di mezze misure, lontana dalle ambizioni che il roster permetterebbe di nutrire. La sfida, ora più che mai, è quella di capire perché questo talento non riesca a trovare la strada della continuità, specialmente quando l'asticella delle aspettative si alza.
Prossima fermata Reggio Emilia
L'occasione per un immediato riscatto si chiama Unahotels. Sabato prossimo, al PalaRubini, Trieste ospiterà Reggio Emilia. Match da non sbagliare ma dannatamente pericoloso contro un'avversaria che sabato sera nell'altro anticipo della decima giornata, ha racimolato la settima sconfitta consecutiva di questo inizio di stagione arrendendosi alla capolista Germani. Contro Brescia è arrivata una sconfitta che ha però mostrato una Reggio Emilia viva e decisamente combattiva. Quaranta minuti di battaglia e una sfida decisasi nel finale quando l'esperienza di un giocatore solido come Miro Bilan ha finito per fare la differenza.
Un animale ferito è senza dubbio pericoloso, fondamentale per Trieste non sottovalutare la Unahotels che si presenterà sabato al PalaRubini.
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