Play-off A2, Pallacanestro Trieste ci riprova spinta da un grande pubblico

TRIESTE Riavvolgiamo il nastro. Dove eravamo rimasti? Alla Pallacanestro Trieste che riceve a Valmaura l’Acqua San Bernardo Cantù, con la possibilità vincendo di conquistare la promozione. Palla a due alle 21. Era un match-ball quello dell’altra sera, lo è quello di questa sera. Se non verrà sfruttato si andrà sabato nuovamente a Desio, in condizioni oggettivamente sfavorevoli. Questa deve essere “la” sera.
Il pubblico triestino l’ha capito e appena spente le luci sul parquet del PalaTrieste dopo l’amara conclusione di gara3 si è messo in fila per esserci stasera. La cornice sarà nuovamente imponente, il calore del tifo anche. Riconfermata anche la presenza del presidente del club biancorosso Richard de Meo con altri due soci e imprenditori dagli Stati Uniti: lunedì sera sono rimasti colpiti dall’impatto del Red Wall di Valmaura. Quanto all’esito della gara la filosofia sportiva americana apre sempre la porta alla chance del riscatto. Non è successo niente di irreparabile, come on, si riparte. Una chiave che peraltro è quella che coach Jamion Christian deve aver cercato di trasmettere alla squadra in queste ore che hanno separato la sconfitta interna per un punto al confronto odierno alle 21.
In gara3 Trieste è ricaduta in antichi vizietti: affidarsi in modo ossessivo al tiro da tre quando si trova in difficoltà, dimenticare l’esistenza del tagliafuori, complicarsi la vita con scambi difensivi che finivano quasi sempre per premiare i canturini, fisicamente più solidi. Ma sono state soprattutto le 18 palle perse il campanello d’allarme, la voce statistica che ha accompagnato i periodi più bui del campionato triestino. Se nonostante tutto questo Ruzzier e compagni sono riusciti ad avere comunque la palla della possibile vittoria - difficile fare molto meglio del tiro di Brooks con un secondo e tre decimi a disposizione - significa che si può fare.
Cantù non avrà Moraschini, assenza eccellente. L’altra sera è riuscita a sopperire bene.
Altro fattore da considerare la stanchezza. Quarta partita in nove giorni. In gara3 per Trieste Brooks in campo 35 minuti, Reyes 31, Ruzzier, Vildera e Filloy quasi una trentina. Per Cantù Nikolic 36 minuti, Hickey 34, Baldi Rossi 32. Il logorio di energie fisiche e mentali c’è. —
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