Triestina, è l’ora di Giorgio Gorgone: ritorno da allenatore a 13 anni dall’addio
L’ex centrocampista alabardato è pronto a guidare una squadra giovane e penalizzata, con l’obiettivo salvezza. Accordo definito, si attende solo l’annuncio ufficiale.

Non è sicuramente una sorpresa, perché fin dal giorno dopo la fumata nera con Tesser, Giorgio Gorgone è sempre stato il grande favorito per la panchina della Triestina. Tanto più quando nei giorni scorsi anche Donati che rappresentava la candidatura alternativa si è defilato. A quel punto con l’ex tecnico della Lucchese c’erano davvero solamente da superare le ultime asperità e limare i dettagli, ma adesso, pur con la dovuta cautela di quando non c’è ancora nero su bianco, la notizia ha quasi i crismi dell’ufficialità: Gorgone si può già considerare il prossimo allenatore della Triestina.
Per l’ufficialità vera e propria si dovrà aspettare ancora, forse arriverà già oggi, e comunque il rapporto non potrà che partire dal primo luglio. Ieri comunque sono stati definiti anche gli ultimi particolari e se non ci saranno dietro-front improvvisi e molto improbabili, il matrimonio sarà celebrato. Poi si sapranno anche i dettagli del rapporto e quant’altro, ma la cosa più importante è che l’ex giocatore alabardato ritrova dopo tredici anni l’Unione in un ruolo che, per sua stessa ammissione e come ha sempre sostenuto in questi anni, ha sempre sognato di ricoprire e per il quale all’epoca, a un certo punto, era stato anche già candidato.
Di certo Gorgone è uno di quelli, come si suol dire, con la maglia alabardata addosso: sei anni intensi da giocatore, da centrocampista sempre al centro del gioco, gli ultimi della carriera fra l’altro, non si possono scordare.
Come Gorgone non può dimenticare che l’inizio della sua attività da allenatore è avvenuto proprio a Trieste, con la Berretti alabardata. Spetterà a lui dunque il gravoso compito di salvare una squadra che partirà con 7 punti di penalizzazione sul groppone, che sarà costruita con tanti giovani e sarà il frutto di una robusta cura dimagrante di ingaggi dopo gli enormi sperperi dell’ultimo biennio.
Ma ha già compiuto un’impresa simile quest’anno con la Lucchese, per cui alle situazioni difficili è abituato. Intanto sul fronte mercato va segnalato il rientro alla base di Kristjan Matosevic: la Juve Stabia infatti non ha rinnovato il prestito e pertanto il portiere ritorna in alabardato, in attesa ovviamente di capire il suo futuro.
Ma ci sono poche possibilità che la Triestina punti su di lui per difendere la porta, più probabile la ricerca di qualche altra soluzione. Nel frattempo, tornando al tema allenatori, si è chiusa finalmente anche la telenovela del Vicenza: anche in questo caso la scelta era stata fatta da tempo, ma adesso è arrivata anche l’ufficialità: Fabio Gallo ha sottoscritto un accordo biennale che lo lega ai veneti biancorossi fino al 2027.
E così, dopo aver appena riportato la Virtus Entella in serie B, ora il tecnico ci proverà anche con il Vicenza. Fra l’altro sempre ieri la società di Rosso ha comunicato di aver raggiunto un accordo per la risoluzione consensuale del contratto con mister Stefano Vecchi, ormai destinato all’Inter U23, novità della prossima serie C. Intanto per Franco Ferrari, l’attaccante che non ha rinnovato col Vicenza, ci sono delle avances da parte del Trapani.
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