I due passi indietro della Triestina calcio. Menta: «Avanti assieme al tecnico». Clotet: « Krollis rientrerà nel gruppo»
Menta: «Nessun provvedimento». Clotet: «La mia reazione sbagliata»

Un intero weekend di riflessione, poi lunedì mattina il confronto fra tecnico, dirigenza e squadra, quindi altra mezza giornata di pausa. Lunedì mattina finalmente il comunicato con le dichiarazioni di Alex Menta e Pep Clotet.
Con i suoi tempi un po’ lunghi, la Triestina con una nota archivia il fattaccio di venerdì sera fra Raimonds Krollis e l'allenatore. Una soluzione diplomatica, con nessun provvedimento (almeno pubblico) da parte della società nei confronti dei due protagonisti (ma come leggete a parte, ci ha pensato il giudice sportivo con tre turni di stop a testa), e la conferma del tecnico catalano in panchina. Menta cataloga l’accaduto come un incidente dettato solo dalla passione, ma la vera novità sono le parole di Clotet, che si scusa col giocatore e fa un deciso passo indietro rispetto a quanto detto a caldo nel dopopartita, quando aveva ritenuta giusta la sua reazione e aveva annunciato che con lui Krollis aveva chiuso.
«Essendo una persona molto competitiva - spiega il mister nella nota - la mia passione per il gioco a volte emerge con intensità e, per frustrazione, ho preso una decisione in quel momento di cui mi pento. L'espulsione di Raimonds ha messo la squadra in difficoltà in un momento critico. Mi scuso con lui, con il club e con i nostri tifosi, e riconosco che la mia reazione non è stata quella giusta. Mi impegno ad andare avanti con la squadra in modo da rafforzare il rispetto e la coesione». Poi, dopo le scuse, l’annuncio del reintegro del lettone, ora impegnato con la sua nazionale.
«Raimonds avrà l'opportunità di rientrare in squadra - dice Clotet - e credo che abbia il potenziale per contribuire positivamente. Questa è stata un'esperienza di apprendimento per tutti noi e confido che alla fine ci renderà più forti come squadra». Da parte sua Menta, dopo aver ricordato gli investimenti della proprietà, ha ammesso che finora sul campo le cose stanno andando male: «Purtroppo i risultati al momento non rispecchiano gli obiettivi - dice il direttore generale della Triestina - ma ogni giorno vedo il motivo conduttore per cui è iniziata questa avventura, ovvero mettere in luce valori come lealtà, sacrificio, etica e rispetto reciproco, lavorando per creare risultati sportivi a lungo termine».
Proprio i risultati negativi e il clima di tensione che si è creato, secondo Menta, hanno portato in qualche modo al fattaccio di venerdì scorso: «Ci troviamo ora in un momento difficile. L'intera organizzazione è sotto stress per lavorare rapidamente con il nuovo staff tecnico, dobbiamo migliorare i nostri risultati. Abbiamo scelto Clotet per il suo carisma e la sua voglia di mettersi in gioco nel bel mezzo di una stagione difficile. L'allenatore vive tutta la settimana con un unico obiettivo: vincere e creare un gruppo forte tra i giocatori. Siamo tutti scoraggiati quando non otteniamo ciò per cui lavoriamo così duramente. Questo desiderio e questa passione hanno portato a un incidente non voluto che, sebbene in circostanze difficili, non rappresenta i nostri valori collettivi. Pep lo sa bene, io e lui abbiamo discusso a lungo durante il fine settimana, anche con il nostro management, per discutere del nostro percorso collettivo».
Alla fine, le parole che confermano Clotet: «Abbiamo convenuto che in breve tempo il nuovo staff tecnico e la squadra hanno creato un rapporto di rispetto reciproco, che si potrà rafforzare ulteriormente grazie a questa esperienza. Come organizzazione, crediamo fermamente che insieme possiamo uscire da questa brutta situazione». —
Riproduzione riservata © Il Piccolo