Triestina calcio, ecco la mossa di Menta
Al Grezar il dg si presenta con il presunto nuovo presidente: è l’americano Tim Buckman, martedì l’incontro con i dipendenti. Correia è sparito mentre Frare chiede di essere liberato

Archiviata la prima farsesca trasferta ad Arzignano, è iniziata ieri, lunedì 18 agosto, la preparazione in vista dell’esordio in campionato, ma di tutto si parla e vocifera fuorché di Alcione-Triestina. Tutti i nodi stanno venendo al pettine, una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, forse in pochi giorni, forse in una settimana. Con l’alito fastidioso delle infinite voci su possibili svolte societarie. Storia trita e ritrita da mesi.
La guerra intestina
Si inseguono a ripetizione voci sulla società, messe maldestramente, e per certo non convenzionalmente, in giro dall’una o dall’altra parte in quella che è diventata una risibile guerra intestina tra il presidente Rosenzweig ed il direttore generale Menta. Essere complici in ostilità non è impresa da poco. Menta da un lato si dice convinto di avere nuove figure pronte a subentrare, una in particolare, il nuovo possibile presidente presente ieri al campo e presentato da Menta alla squadra, figura che andrebbe ad escludere Rosenzweig. Si tratta di Tim Buckman, altro uomo del mondo della finanza e fondatore della Tenaz Capital Corporation. Figura che già a febbraio era vicina ad immettere capitali importanti nella società salvo poi defilarsi. Sull’altra sponda l’opzione Rosenzweig, opposta, di un assetto futuro senza Menta. Nessuna delle due narrazioni regala certezze sui soldi, tanti, che servono nell’immediato, e in conto capitale, per proseguire l'attività e sanare i debiti, tutti i debiti.
La vita in sede
Come l’intonaco che si stacca dal muro poco a poco la società rischia di perdere pezzi ogni giorno. Ancora nessuna garanzia o pagamenti ai dipendenti creditori, ai quali è stato promesso un incontro stamane con Menta, Stella e il nuovo presidente incoming.
Il rebus Correia
Altro punto che tiene banco è il mercato, con la situazione Correia. Convocato per Arzignano, assente alla partita e all’allenamento di ieri. Sul giocatore, la corte della Juve Stabia e del Monza, formazioni di B, ma anche del Lecce, con i salentini che a quel punto darebbero al centrocampista l’opportunità di confrontarsi in A. Un vero rebus però la sua vendita, a partire dall’importo richiesto dalla Triestina (attorno ai 750 mila euro), ma il pugno nello stomaco per qualunque acquirente sono gli oneri derivanti dalle commissioni da versare agli agenti, mezzo milione di euro. La situazione dovrà inevitabilmente sbloccarsi nelle prossime due settimane, o prima, sempre che le società interessate non si stufino. Il giocatore è sotto la scuderia di CAABase, quella di riferimento per Bellanova, Ricci o Bremer. Correia non è il solo il partenza. Per il centrale Frare, perno della passata stagione assieme a Silvestri (e Bianconi) vicina una risoluzione contrattuale. Pur convocato per l’esordio in coppa Italia, e regolarmente in viaggio per Arzignano, Frare aveva assistito alla partita dei compagni dalla tribuna e ieri ha lavorato a parte. Per Marino una perdita molto rilevante sia in termini di qualità tecniche che di valori umani per lo spogliatoio.
Verso Alcione
Sul verde del Grezar la squadra ha ripreso a lavorare in vista dell’esordio, sabato a Sesto San Giovanni contro l’Alcione Milano. Senza Frare, difesa (come l’attacco) ridotta ai minimi termini in cui le teoriche riserve sono ragazzi (encomiabili per la dedizione) provenienti da Primavera o U17. Da applausi per impegno e serietà, ma oggettivamente da teatrino dell’assurdo come la società mandi così, allo sbaraglio, una squadra al debutto in un campionato professionistico.
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