Triestina, con la Juve vietato sbagliare di nuovo

Domenica alle 14.30 i rossoalabardati giocheranno ad Alessandria. Da evitare la quarta sconfitta di fila. Tra i convocati rientra Gori
Antonello Rodio

TRIESTE Fare risultato e muovere la classifica. Domenica la Triestina fa visita alla Juventus Next Gen (si gioca al “Moccagatta” di Alessandria, inizio alle 14.30, arbitra De Angeli di Milano) con questa precisa mission, perché incappare nella quarta sconfitta consecutiva significherebbe davvero imboccare quel pericoloso tunnel che mister Pavanel ha detto di voler assolutamente evitare, quello in cui rischia di naufragare una squadra non pronta mentalmente a lottare per obiettivi diversi da quelli di inizio campionato.

Il messaggio del tecnico è stato chiaro: adesso bisogna pensare a salvarsi. Di conseguenza, l’atteggiamento in campo deve essere quello di una pericolante: corsa, grinta, agonismo, battaglia e lotta accanita su ogni palla. Questa al momento la ricetta per fare punti, in attesa di trovare una quadratura tattica e una condizione fisica in grado di far valere anche la tecnica. L’obiettivo non è facile al cospetto della Juve baby, una formazione incostante, sbarazzina e altalenante, ma di sicuro molto intensa sul piano atletico. I bianconeri hanno appena due punti in più degli alabardati, ma hanno già incontrato tutte le big e sono comunque una brutta gatta da pelare, soprattutto per l’attuale condizione degli alabardati, che proprio sull’intensità viaggiano ancora a corrente alternata.

E non aiutano certo le tante assenze: a quelle già note per problemi fisici di Ghislandi e Lollo, si aggiunge la conferma di quella di Paganini (che deve scontare la terza giornata di squalifica dopo che il ricorso è stato respinto), e soprattutto quella di Crimi, perno del centrocampo che mancherà alla Triestina per due mesi dopo la lesione di secondo grado al bicipite femorale accusata contro il Padova. Per fortuna tra i convocati c’è invece Gori, che era uscito malconcio dalla sfida di mercoledì per una botta al ginocchio. In questi giorni la sua situazione è migliorata, anche se il centrocampista non si è allenato a pieno ritmo. Pavanel dovrà valutare se rischiarlo dal primo minuto o andarci con più prudenza.

Certo senza Crimi, la presenza di Gori sarebbe fondamentale, perché in mezzo al campo resterebbero solamente Pezzella e Lovisa, con l’adattamento forse di qualche esterno, come Furlan. O forse bisognerebbe rispolverare l’opzione Sabbione, che nella prima giornata giocò proprio in mezzo al campo contro il Pordenone e che nella partita contro il Padova non ha trovato posto nella linea difensiva a tre, composta da Di Gennaro, Ciofani e Sottini.

La verità è che i dubbi sono ancora tantissimi e che scopriremo solamente in campo quale soluzione avrà trovato Pavanel per fronteggiare l’emergenza. Se nelle prime due partite con lui in panchina abbiamo visto un 3-4-3 e un 3-5-2, non è detto che prima o poi il tecnico non rispolveri anche la difesa a quattro che ha quasi sempre utilizzato in carriera.

In avanti invece con il rientro di Minesso tornano a esserci più opzioni e Pavanel avrà l’abbondanza della scelta, visto che l’ex Modena si aggiunge a Ganz, Adorante e Petrelli. Al di là dei moduli, però, l’Unione deve trovare l’atteggiamento giusto per uscire dal momento nero: fare punti oggi contro la Juventus sarebbe un fondamentale primo passo verso la risalita

Riproduzione riservata © Il Piccolo