Nubifragio a Trieste, sott'acqua l'androna riparo dei migranti in Porto Vecchio

Il nubifragio che ieri sera (martedì 2 settembre) si è abbattuto su Trieste ha ben presto provocato diversi allagamenti in città. A finire sott’acqua anche l’androna di Porto Vecchio, dove negli ultimi tempi trovano rifugio decine di migranti che non hanno evidentemente altro posto dove andare. Ne parliamo con Lorena Fornasir, presidente dell’associazione Linea d’ombra: è stata lei, in serata, a lanciare  un appello d’urgenza per chiedere alle istituzioni che venisse aperto un posto dove ospitarli per la notte: ha contato 180 richiedenti asilo complessivamente coinvolti. E ne parliamo anche con padre Gustavo della parrocchia Immacolato Cuore di Maria, tra i pochi a rispondere all’appello: ha messo a disposizione in via Sant’Anastasio una stanza dove in una settantina hanno potuto trascorrere la notte.  Spiega Fornasir che anche Unhcr ha fatto aprire tutti gli spazi possibili della sala d’attesa aperta dal Vescovo Trevisi - e gestita da Caritas con Unhcr stessa – per accogliere gli altri. Essendo oggi l’androna di Porto Vecchio ancora impraticabile, nella notte tra mercoledì e giovedì si metterà in moto la stessa macchina di solidarietà. Si tratta però di rimedi temporanei basati sulla buona volontà delle persone che possono al massimo tamponare delle situazioni di emergenza: la strada per individuare una soluzione è ancora lunga. Servizio di Elena Placitelli, video di Andrea Lasorte

 

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