Allegri: battendo il Milan, una fetta di scudetto

Stasera a San Siro il confronto tra i rossoneri di uno sfiduciato Mihajlovic e la Juventus che prova a frenare gli entusiasmi
Claudio Marchisio (S) della Juventus e Leandro Paredes dell' Empoli in azione durante la partita del campionato di serie A Juventus-Empoli allo Juventus Stadium di Torino, 2 aprile 2016. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
Claudio Marchisio (S) della Juventus e Leandro Paredes dell' Empoli in azione durante la partita del campionato di serie A Juventus-Empoli allo Juventus Stadium di Torino, 2 aprile 2016. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

TORINO. Una «grande prestazione» contro un avversario da non sottovalutare che, in caso di vittoria, può regalare alla Juventus «un pezzo di scudetto». Massimiliano Allegri affronta il suo passato nel cammino verso la storia. «Sembra che la Juve abbia già vinto, ma non è così: non abbiamo ancora fatto niente», sottolinea il tecnico bianconero per allontanare i facili entusiasmi dell'ultima settimana. Il Napoli scivolato a sei punti di distanza «non mollerà di una virgola - sostiene - e anche la Roma sta facendo cose straordinarie», per cui meglio evitare le distrazioni. Compresa quella del rinnovo del contratto, poco più di una formalità per Allegri: «È solo una questione di incontrarci e parlare», assicura, ribadendo di stare «bene» alla Juventus. Guai dunque a considerare il quinto scudetto consecutivo già cucito sulle maglie bianconere. «Dopo la sfida di stasera con il Milan mancheranno sei partite - spiega l'allenatore juventino -, quattro in casa e due in trasferta. Al momento non abbiamo fatto ancora niente, eppure sembra che la Juventus abbia già vinto lo scudetto. Questo può creare un calo di tensione, ma non credo succeda: l'importanza della partita la conosciamo tutti, in primis i giocatori. Giochiamo contro un Milan che deve centrare l'Europa League, scatenare sul campo tutte le energie nervose dopo una settimana di ritiro».

A San Siro Allegri dovrà fare a meno di Paulo Dybala, ancora alle prese con i problemi muscolari. In difesa confermato tra i titolari il giovane Rugani che comporrà la difesa a tre insieme a Barzagli e Bonucci; sulle corsie laterali spazio a Lichtsteiner e Alex Sandro, mentre a centrocampo il ritorno di Marchisio fa da contraltare all'assenza dello squalificato Khedira, il cui ricorso contro la squalifica di due giornate è stato respinto, sostituito da Sturaro, con Pogba a completare il reparto. In attacco Zaza contende una maglia a Mandzukic.

In casa Milan l’allenatore Sinisa Mihajlovic commenta: «Se nelle prossime sette partite di campionato e in coppa Italia, o magari prima, facciamo schifo, è giusto che a pagare sia io», ammette il serbo, che non cerca alibi, convinto di «aver fatto e provato di tutto. Se non riesco a trasmettere certe cose, ho fallito». «Questo anno al Milan vale come cinque altrove, se penso a tutto ciò che abbiamo provato per risolvere le difficoltà. Mi spiace, credevo che avessimo svoltato e poi ci siamo persi», aggiunge con parole che sanno di resa («Ma non darò mai le dimissioni»), in attesa di vedere i frutti dell'ultimo espediente, la settimana di ritiro forzato.

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