Allegri vara il progetto Juventus Il Psg si muove per Ronaldo

Tecnico e dirigenti alla Continassa. Giornata chiave per il futuro  
Ant.bar.

il retroscena

Torino

La prima bozza della Juventus 2021-2022 è stata messa giù ieri: attorno al tavolo di cristallo, nella sala riunioni al primo piano, Massimiliano Allegri e i più alti dirigenti della Juve, tre ore di confronto fra le 13.10 quando il tecnico è arrivato a bordo di una Stelvio grigia del club, e le 16.30 quando ha lasciato la sede. In mattinata l’avevano preceduto tre componenti dello staff: il vice Marco Landucci e il tattico Aldo Dolcetti, tornati a Torino per firmare il contratto, e il preparatore dei portieri Filippi. Al vertice hanno partecipato il presidente Agnelli, il vicepresidente Nedved e il nuovo responsabile dell’area sport Cherubini. Il mercato è rimasto sullo sfondo: si è parlato del futuro prossimo, del ritiro che si svolgerà in città, della probabile rinuncia a tournée lunghe e lontane, dell’opportunità di organizzare amichevoli di spessore anche all’estero per testare la squadra durante la preparazione. Le idee sono chiare. Molto dipenderà dalle decisioni di Ronaldo. Nessun diktat di Allegri, felice di poter contare su uno dei più forti giocatori al mondo, ma anche pronto a varare una Juve senza il suo simbolo: rientra nella filosofia di un allenatore che consiglia ma non impone, che sa adattarsi alla rosa e compensare partenze pesanti, d’altronde nella precedente esperienza ha raggiunto due finali di Champions con formazioni diverse.

Circa Ronaldo, alle indiscrezioni nostalgiche su Manchester United e Real Madrid si aggiunge la stretta del Psg: «Voglio giocare con lui, ho già giocato con Messi e Mbappé» ammicca Neymar, e il presidente Al Khelaifi prepara l’assalto. La Juve è disposta ad ascoltare l’offerta, CR7 potrebbe essere intrigato dalla possibilità di vincere in Francia dopo aver rastrellato tutti i trofei possibili in Premier League, Liga e Serie A. A Parigi si ipotizza uno scambio con Icardi, nelle linee guida c’è un centravanti – torna d’attualità Milik – oltre a un regista (tra i candidati, Locatelli e l’ex Pjanic). Non è una priorità Donnarumma, benché l’opportunità di un portiere così forte e giovane a costo zero stuzzichi anche la Juve: potrebbe esserci un’accelerazione davanti a una proposta irrinunciabile per Szczesny, su cui la fiducia è massima, la Roma è interessata a riabbracciare il polacco, ma l’ingaggio pesa. Nei piani «interni» figurano il rilancio di Bernardeschi, la nuova centralità di Dybala e la conferma dei senatori, in primis Chiellini. Lascia invece il gemello del difensore, Claudio, dirigente bianconero da 7 anni, tra i fautori del progetto Under 23: comincerà una nuova avventura come direttore sportivo del Pisa. —



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