Allianz, colpaccio a sorpresa presa l’ala Davide Alviti

Classe 1996, 200 cm, il forte giocatore laziale arriva dalla De’ Longhi Treviso Ghiacci: «Il suo innesto conferma la volontà di puntare su giovani talenti italiani»

TRIESTE

Colpo a sorpresa dell’Allianz che chiude il suo parco italiani con la firma di Davide Alviti, ala del 1996 proveniente dalla De’ Longhi Treviso. Trattativa inaspettata e per questo ancora più gradita per una squadra che sistema anche la casellina dell’ala piccola che uscirà dalla panchina. Mario Ghiacci lo aveva anticipato lunedì scorso: la squadra per otto decimi è definita. Ci si aspettava la conferma di Coronica (che resterà comunque nel gruppo) è arrivata invece la firma di un giocatore che per caratteristiche rende ancora più interessante il reparto esterni di Trieste.

«Alviti è più di una promessa pur avendo ancora grandi margini di miglioramento – le parole del presidente Ghiacci – e il suo innesto nel roster conferma la nostra volontà di puntare sul talento dei giovani italiani. Il nostro è un progetto ambizioso e proiettato nel futuro. Davide, nonostante la giovane età, ha già avuto nella sua carriera diverse esperienze importanti e ora potrà conquistarsi una nuova opportunità di crescita qui a Trieste mettendo a frutto il suo talento cestistico e il suo valore umano».

Ala di 200 centimetri, Alviti è nato ad Alatri, in provincia di Frosinone. Cresciuto nelle giovanili dell’EuroBasket Roma, con cui ha esordito anche nei campionati seniores, è passato poi alla Virtus Roma dove ha giocato fino al 2015. Nella stagione successiva nuova tappa della sua carriera con la Pallacanestro Mantovana, a cui si aggiungeranno poi Derthona Basket e Andrea Costa Imola, società con la quale si metterà in evidenza viaggiando in doppia cifra di media in Serie A2. I numeri accumulati in Romagna gli sono utili per guadagnare una chiamata da Treviso che, nel 2018 lo mette sotto contratto, vincendo la Coppa Italia LNP e centrando poi la promozione nella massima serie. Nella scorsa stagione, quella dell’esordio in A, Alviti ha fatto registrare 15 minuti di media in 16 partite giocate e quattro apparizioni in quintetto base. Le sue cifre raccontano di 5.4 punti e 2 rimbalzi a partita, tirando con il 60% da due, il 47.9% dalla lunga distanza ed il 75% ai liberi, confermando un’ottima mano e l’attitudine a guardare il canestro. Proprio a Trieste la sua miglior partita stagionale nella giornata in cui, complici le assenze di Logan, Cooke e Imbrò, Alviti era partito in quintetto base trascinando la De’ Longhi a un’ottima partita persa solo nel finale. Col senno di poi una prova che non è passata inosservata e gli ha permesso di arrivare a Trieste.

«Alviti è un’ala che ha dimostrato anche quest’anno a Treviso le sue qualità di tiratore, soprattutto da oltre l’arco dei tre punti – il commento di Eugenio Dalmasson – e dunque potrà essere per noi un’importante arma tattica. È dotato infatti di una buonissima mano, ma ha anche capacità atletiche interessanti: la scelta societaria è quella di puntare su un giocatore che entra a far parte di un gruppo al quale può portare freschezza, entusiasmo ed energia». —



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