Allianz, peccato: la battaglia è di Brindisi

TRIESTE L’importante adesso sarà non farci l’abitudine. Ai rimpianti. Dopo l’occasione di Brescia - e ancora più che a Brescia - l’Allianz combatte alla pari con Brindisi. Combatte perchè si sporca le mani e non va di fioretto nè di timidezze ma alla fine la ragione è purtroppo di chi si porta a casa i due punti. E il 44% dalla lunetta e le sedici palle perse raccontano che, ahinoi, non si può solo imprecare alla sfortuna o all’innegabile talento della truppa del Salento. Contro l’Happycasa, Trieste disputa una gara di personalità anche se l’assenza di Myke Henry (ieri era ko persino il sostituto Čebašek, bloccato dal mal di schiena) sta cominciando a farsi sentire, accorciando le rotazioni e privando i biancorossi di quell’imprevedibilità in attacco di cui si sente il disperato bisogno. In compenso i 13 punti e soprattutto gli 8 falli subiti da Delia insegnano che anche se a rimbalzo prevalgono i brindisini c’è vita anche sotto i tabelloni, per Trieste in attesa di riaccogliere Udanoh.
E proprio Delia è la novità nel quintetto di partenza, accanto agli intoccabili Fernandez, Doyle, Alviti e Gražulis. Buono l’approccio iniziale biancorosso, cercando di mettere pressione difensiva e coinvolgendo in attacco i lunghi, soprattutto Delia (subito 6 punti, 10-6 al 4’). Un recupero con coast to coast di Fernandez obbliga Vitucci al primo time-out sul 14-8 al 5’. L’Allianz prova la prima tripla dopo sei minuti (per la cronaca spolverando la parte inferiore della retina con Gražulis) e appena allenta l’intensità in difesa viene castigata. Al 7’ sorpasso Happycasa con bomba di Bell (17-18) e Delia richiamato a tirare il fiato, sul parquet Upson. Ci pensa Alviti colpendo per due volte dai 6,75 a reggere il passo dei brindisini che chiudono avanti il parziale 22-23. Sorprendente vedere all’asciutto Doyle e Harrison, i due principali terminali offensivi. Trieste impacciata e più lenta nel quarto successivo, con Laquintana poco incisivo. Dalmasson cerca la mossa del doppio play, facendo uscire Doyle. La difesa pugliese soffre Delia (5 falli subiti in 12’) ma serve aumentare i giri. Ci pensa Fernandez a suonare la sveglia, rianimando l’Allianz dal meno 6 (28-34 al 13’) a impattare. Ma l’Happycasa ha più soluzioni e profondità di panchina, ad esempio riallunga con Zanelli chiudendo al riposo sul 40-45. Brindisi giustifica il margine di vantaggio anche con i clamorosi 16 rimbalzi offensivi, Trieste come sempre paga dazio nelle palle perse. Doyle 1 di valutazione, va bene che prova a sbattersi in difesa ma 0 su 2 dal campo in 14’ è davvero poca roba. E l’apporto da fuori di Grazulis, generoso in tutti gli altri aspetti del gioco, resta irrilevante. Pugliesi a +8 al rientro dagli spogliatoi (41-49), in compenso finalmente Doyle sporca il suo tabellino. Per risalire l’Allianz spiega le ali: Alviti infila la tripla e Gražulis da sotto sì che non perdona. 50-51 al 26’. Terzo fallo di uno stanco Fernandez, 6-0 pugliese di risposta. E se dicessimo che sono - ma sì - Upson e Doyle con Alviti in versione piovra a rimbalzo a ricucire lo strappo? Parità a 59 con la bomba di Doyle, entrato in partita. E parità ribadita al 30’ a 61 con Upson, per almeno un quarto adrenalico... Tommy Laquintana dai 6,75 regala il sorpasso (64-61) e l’Allianz in difesa passa definitivamente ai modi spicci.
Trascorrono quasi indolori i successivi quattro possessi sprecati perchè Laquintana si accende: bomba e slalom in contropiede per il sottomano del +6 (69-63 al 33’). Confuso il rientro di Fernandez per Doyle e infatti dopo due minuti Dalmasson lo cambia. Pesantissimo il quinto fallo di Gražulis (71-69 a 5’ dalla sirena). Finale in volata. Bella finalmente la vita se c’è un centro come si deve (Delia 73-71, ma dalla lunetta non la mette proprio mai). Triplona di Alviti per il +5 a 2’50” dalla fine (76-71) ma dopo il canestro di Harrison un pasticcio Da Ros-Laquintana riconsegna il pallone a Brindisi. Fallo su Perkins che segna un solo libero ma a rimbalzo Da Ros commette a sua volta fallo su Willis. Li piazza entrambi per il 76 pari al 38’. Mezzo papocchio sull’attacco pugliese con i 24 secondi che muoiono senza che vengano sentiti, Doyle recupera palla ma il passaggio per Delia è una telefonata facilmente intercettata. Dall’altra parte l’Happycasa forza e sbaglia da tre, Da Ros è in posizione ma si scorda il tagliafuori, quando se ne ricorda non gli resta che fermare con il quinto fallo Perkins. Uno su due dell’Usa. Il possesso biancorosso non è impeccabile, Fernandez azzarda l’entrata sperando in un potenziale gioco da tre, gli dice male, tiro corto e fallo che non arriva. O non viene fischiato... Harrison fissa il 76-79, a Trieste restano 11 secondi per tentare la tripla del potenziale overtime. Non la trova Doyle, il tentativo di Laquintana carambola sulle braccia dei giocatori pugliesi, palla ripresa dal play che cerca un compagno dai 6,75. Ma quando il pallone arriva ad Alviti - che segna - la sirena si è già fatta s
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