Alma Trieste, arriva Orzinuovi DIRETTA TWITTER ALLE 18

TRIESTE. Due punti di margine in classifica e un +25 a favore sono pur sempre un bel vantaggio ma vuoi mettere la possibilità di ristabilire le distanze tornando a lasciare la Fortitudo Bologna a 4 lunghezze e dilatando a 8 il divario nei confronti della Gsa Udine
Basta questo a far capire l’importanza che ha l’impegno casalingo dell’Alma Trieste, domenica pomeriggio. Al PalaRubini Alma Arena (inizio alle 18) contro Orzinuovi in caso di vittoria la banda di Eugenio Dalmasson darebbe anche un ritocco alla infinita serie di successi in regular season, aggiungendo la ventitreesima perla e mettendosi nelle condizioni migliori per poi pensare a programmare la doppia trasferta romagnola (Forlì e Imola).
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Ma prima, appunto, c’è la pratica Orzinuovi. I lombardi sono penultimi in compagnia di Bergamo, con due punti di vantaggio su Roseto, ultima. Attenzione, però: la classifica in questo caso racconta una verità bugiarda. L’Orzinuovi della prima parte dell’andata era una squadra, quella attuale è un’altra. Per rinforzarsi ha sacrificato il lungo straniero Olasewere per aggiungere fosforo con il play italo-americano Anthony Raffa, visto dodici mesi fa a Roma. Si è consolidata con Strautins, ala lituana ma di formazione cestistica italiana, e - fresco fresco - l’ex lungo biancorosso Iannilli, ha recuperato a pieno regime il veterano Ghersetti.
C’erano già all’andata, invece, Adam Sollazzo - già ammirato con Tortona negli scorsi play-off - l’esterno Scanzi (tra i più brillanti l’ottobre passato al Pala San Filippo), il play Tourè e un altro volto notissimo al pubblico triestino, Davide Zambon, 40 anni a marzo. A guidare la truppa è da domenica scorsa Alex Finelli, subentrato a Crotti. Due buone ragioni per non attendersi regali dal coach avversario: è bolognese, con una carriera cominciata neanche a fare apposta alla Fortitudo, e ha potuto studiare da vicino l’Alma avendo curato il commento tecnico per Sportitalia del derby perso al Carnera...
L’Alma Trieste arriva all’appuntamento in salute. Il successo su Montegranaro ha ricacciato le tristezze post-Udine e Dalmasson ha tutti a disposizione. L’unico dubbio sarà chi tra gli undici over dovrà rimanere fuori e non è detto che sia ancora capitan Coronica.
C’è voglia di far capire che, andata o ritorno, la musica non cambia e Trieste intende proseguire la sua corsa solitaria al vertice, indifferente a cosa fanno - e, perchè no? dicono - quelli che per tutta l’andata sono rimasti a leggere la targa.
Ultima considerazione: il pubblico. Contro Montegranaro oltre cinquemila presenze.Oggi una conferma sarebbe tanta roba.
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