«Anche la Juventina resterà in corsa fino all’ultimo minuto»

GORIZIA. Poteva cambiare tutto, sostanzialmente non è cambiato niente. L'attesissimo derby isontino di sabato tra Ronchi e Juventina avrebbe potuto segnare una svolta nella corsa al titolo (e quindi al salto in Eccellenza) nel girone B di Promozione, e invece il pareggio per 1-1 ha lasciato immutate le distanze tra la capolista e i biancorossi goriziani, così come ha mantenuto intatte le speranze di entrambe di tagliare il traguardo per prime. Certo, se vogliamo il Ronchi ha fatto un passo avanti verso il successo, uscendo indenne dallo scontro diretto e mantenendo i tre punti di margine, con una partita in meno da giocare, ma dall'altra parte la Juventina ha evitato l'unico risultato che probabilmente sarebbe stato simile ad una sentenza: la sconfitta.
«E’ vero, dovevamo innanzitutto evitare di perdere - dice il tecnico biancorosso Sepulcri -, anche se noi siamo scesi in campo per vincere, come dimostra anche il fatto che sull'1-1 ho inserito una punta, e non mi sono limitato a coprirmi per timore della sconfitta. Purtroppo non siamo riusciti a ottenere un successo che era nelle nostre corde e che con un po' più di precisione avremmo anche potuto portare a casa, ma il pareggio è sostanzialmente il risultato più giusto».
Il filo di rammarico che si legge nelle parole di Sepulcri è dettato soprattutto da quanto la Juventina ha fatto vedere nella prima metà di gara. Quando, cioè, i goriziani hanno dato la sensazione di poter prendere il mano il match dell'anno. «Non è stata una bella partita, dal punto di vista dello spettacolo, ma del resto penso sia normale così quando la posta in palio è tanto pesante - dice Sepulcri -. Noi nel primo tempo siamo stati più autoritari, abbiamo segnato il gol del vantaggio con Popovic e il Ronchi praticamente non si è mai presentato nella nostra area. E anche l'inizio della ripresa ci ha visti vicini al raddoppio, avremmo potuto segnare più di un gol. Sarebbe stato importantissimo, ed invece dopo il quarto d'ora del secondo tempo il Ronchi è cresciuto, ha dimostrato di stare molto bene fisicamente e ha preso metri di campo, arrivando infine al pareggio con un gran bel gol». A quel punto la gara si è cristallizzata. Le due contendenti, forse, hanno capito che la volata per il titolo non si sarebbe esaurita qui.
«Questa gara ha confermato che il Ronchi sarà in corsa fino alla fine, e allo stesso modo potremo esserci noi - dice Sepulcri -. Fondamentale per noi sarà il recupero di alcuni giocatori, come ad esempio Popovic».
Matteo Femia
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