Anche le centaure protagoniste con il motoclub Pino Medeot

GORIZIA. Comincia bene, per il Motoclub Pino Medeot, la stagione triveneta dell'enduro. A Gradisca d'Isonzo, dove nel weekend si sono dati appuntamento oltre 400 piloti per la 19.ma edizione del Trofeo Città di Gradisca, i centauri del sodalizio goriziano hanno portato a casa risultati importanti nelle varie categorie. Sia in campo maschile che in quello femminile.

Proprio le donne del Mc Medeot hanno entusiasmato, monopolizzando (quasi) il podio della categoria Lady: primo posto per Fiamma Likar (Ktm 250 due tempi), e bronzo per la compagna di squadra Erika Caneva, su Yamaha 250 quattro tempi, separate solo dal secondo posto della manzanese Sara Bric. Tra gli uomini Marco Rigo si piazzato 25.mo nella classe M1Tri, mentre Alberto Mlakar è stato il migliore dei suoi nella classe M2, dove Luca Giraldi e Massimiliano Planiscig si sono piazzati rispettivamente 20.mo e 21.mo, con Maximilian Moderz 34.mo. Altro podio goriziano nella classe M3, con Ronni Marconato (su Ktm 500) secondo alle spalle del vincitore Andrea Cabass, e Dario Del Bello quinto. Sfortunatissimo invece Federico Laurencich, uscito dal tracciato e finito contro un albero: frattura ad un braccio e gara finita al pronto soccorso, seppur senza gravi conseguenze, per lui. Nella classe S1 Oliver Piltè ha portato la sua Honda 250 e il Mc Medeot al 19° posto, mentre tra gli S2 21° e 33° posto per Matteo Giacomelli e Alessandro Visentin. Due bronzi per Gorizia negli S3 e SV: nel primo caso merito di Matteo Gabrielli, nel secondo di Gianni Visintin. Poteva centrare il tris Matteo Valentinuzzi, che nella classe Tcu, su Honda 450, si è dovuto accontentare della medaglia di legno, con il quarto posto finale ad una trentina di secondi dal podio.

Vicini ai migliori infine anche i piloti del Mc Medeot inseriti nella categoria Tu, con Christian Marconi che ha chiuso settimo, Andrea Principito undicesimo e Daniele Fabbro diciassettesimo. Più indietro ma comunque nella prima metà della classifica Alessandro Bonnes, Daniele Borghi, Alessandro Catalani ed Enrico Marchi. (m.b.)