Apnea, il nuovo record del triestino Vidoni VIDEO

L’atleta 33enne ha fatto segnare il primato italiano in apnea dinamica lineare al lago di Cornino
Gli amici festeggiano Massimiliano Vidoni dopo la conquista del record
Gli amici festeggiano Massimiliano Vidoni dopo la conquista del record

Il triestino Massimiliano Vidoni ha fatto segnare domenica 31 agosto nel lago di Cornino, in Friuli, il nuovo record in apnea dinamica lineare con la misura di 125 metri, ben 20 in più del precedente primato.

L'impresa da record di Massimiliano Vidoni

Da giovane prediligeva il calcio, il tennis e la montagna, ora è in caccia di record e sfida i suoi compagni di squadra nelle profondità di mari e laghi, dando prova di cuore e polmoni fuori dal comune. Dai primi rudimenti acquisiti dal padre nei fondali di Barcola sino ai titoli e ai primati nazionali ottenuti in uno dei vari campi specialistici dell'apnea. È questo il volo compiuto in pochi anni dal triestino Massimiliano Vidoni, attuale campione a squadre e nei primi posti del ranking italiano di apnea dinamica senza attrezzi (rana subacquea).

Non solo. Le sue imprese spopolano anche su YouTube: il video della sua immersione nel sottopasso allagato di Cassacco ha registrato oltre 27mila visualizzazioni.

Classe 1981, Massimiliano Vidoni abita da qualche anno in Friuli, a Ragogna, assieme alla moglie e alla figlia. Una scelta quasi obbligata, la sua, legata alla professione di capotreno e al bisogno di maturare in campo agonistico, entrando nel team delle "Rane Nere", lo squadrone di apneisti che gareggia nella categoria Elite del settore posto sotto l'egida Fipsas, la Federazione Italiana di Pesca Sportiva e attività Subacquee. Ha fame di record il "Maiorca" di Ragogna, uno stimolo che lo accompagna da tempo e che ora lo spinge a tentare una sfida significativa sotto ogni punto di vista.

C'è un tocco intrigante nell’intera avventura. Il record precedente apparteneva infatti a Lorenzo Bossi, compagno di squadra del triestino nel clan delle "Rane Nere", conquistato nel 2011 con 105,60 metri percorsi: «Non è un confronto con l'amico, anzi - ha specificato Massimiliano Vidoni - lo stimo e lo reputo un grande atleta. Rispetto la gerarchia e l'anzianità e ho voluto subito avvertirlo dell’impresa che avevo in mente, chiedendo quasi una sorta di permesso e lui è stato concorde».

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