Armen Petrosyan a Panama trova un ostacolo messicano

Kickboxing, l’insidioso Alberto Castaneda di fronte al fighter goriziano L’incontro rappresenta la quarta tappa delle Venum Victory World Series
Di Stefano Bizzi

GORIZIA. Petrosyan alla conquista del Nuovo mondo. A cavallo tra Oceano Pacifico e Oceano Atlantico domani notte Armen combatterà a Panama City contro il messicano Alberto Castaneda. La riunione di kickboxing organizzata all’interno del lussuoso Hotel Riu Plaza rappresenta la quarta tappa delle Venum Victory World Series.

Il match sarà uno dei prestige-fight della serata ma per il più giovane dei fratelli Petrosyan sarà soprattutto una sorta di esame di riparazione di lingua spagnola. Sarà l’occasione per rifarsi della sconfitta subita il mese scorso a Lugano contro l’iberico Eddie Ruiz. Sul ring svizzero la stella del campione del mondo Iska non aveva brillato e, nell’incredulità generale, l’avversario era riuscito a vincere ai punti una sfida, comunque, scialba.

Di Castaneda non si conosce molto. Alle spalle ha 40 incontri. I filmati disponibili sul web sono pochi e minime sono anche le informazioni su di lui, ma il suo record racconta di un rapporto tra il numero di successi (31) e il numero di ko (20) pari a 1,55. In pratica, significa che è molto pericoloso. «Ho visto solo che quando si avvicina, sulla distanza corta, è forte. Devo stare attento ai pugni” è la scarna analisi tecnica di Armen Petrosyan che alla vigilia - come d’abitudine di famiglia - preferisce non sbilanciarsi rinviando ogni commento a dopo l’incontro.

Il faccia a faccia con il messicano si combatterà al limite dei 72,5 kg anziché dei classici 70 kg a cui da tempo si è abituato anche il fighter di origine armena cresciuto a Gorizia. Per lui questo dovrebbe essere un vantaggio. Se, infatti, per il fratello Giorgio i 70 kg sono naturali, per Armen, quel limite di peso ha sempre rappresentato un ostacolo: ha una corporatura più robusta e gli sta un po’ “stretto”. D’altro canto, Castaneda è solito combattere in una divisione superiore e per salire sulla bilancia dovrà prima perdere 4 o 5 chilogrammi. È facile immaginare che si presenterà sul ring avendoli già recuperati tutti, ma limare quel peso, comporterà comunque una buona dose di stress.

«Mi sono allenato bene, sono concentrato e per una volta non mi devo preoccupare della bilancia», aggiunge Armen. Ad assisterlo all’angolo avrà di nuovo il fratello. Il quale Giorgio, tornerà sul ring venerdì 6 novembre a Monza. Incrocerà i guantoni con il barbuto e ostico canadese Josh Jauncey. La serata rappresenta il ritorno del “Chirurgo” nel prestigiosissimo circuito di Glory. Per lui l’ultima apparizione era stata quella del novembre 2013 nello sfortunato torneo di New York che gli era costato l’ennesima frattura alla mano sinistra e la prima vera sconfitta della carriera. L’infortunio l’aveva costretto ad oltre un anno di stop, ma, a dispetto delle voci più maligne, i tre match che ha disputato tra gennaio e agosto anno dimostrato che il Dottore è tornato e che è in forma. Pronto per riprendersi il suo trono.

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