Armen Petrosyan al PalaBigot vince regalando spettacolo

GORIZIA. Alla “Gorizia Fight Night” Armen Petrosyan voleva vincere e ha vinto. Di fronte al suo pubblico il portacolori del Team Satori si è imposto ai punti contro lo sloveno campione intercontinentale Wmc Mirko Vorkapic. Nonostante i molti scambi tra i due, la sfida sui 71 kg non è mai stata in discussione. Detentore della cintura mondiale Wmta, il fighter armeno-goriziano ha sempre controllato l’avversario mostrando anche diverse schivate, divenute ormai il “marchio di fabbrica” della famiglia Petrosyan. Anche se l’allievo del maestro Alfio Romanut avrebbe voluto regalare ai tifosi un colpo da ko, alla fine si è accontentato della vittoria unanime ai punti.
«Credo sia stata una bella sfida: molto tecnica. È vero che ho preso un paio di pugni ma non ho comunque mai accusato il colpo» ha assicurato Petrosyan che - come già fa il fratello Giorgio - si è presentato sul ring del PalaBigot con un inserto tricolore nei pantaloncini. A confermare che è stata solo una prova generale per una riunione di kick-boxing di ancora più alto livello sono stati il presidente di Fight 1 Carlo Di Blasi e Giorgio Petrosyan. Invitati dallo speaker Igor Damilano a salire sul ring insieme ad Alfio Romanut, il primo ha sottolineato che «Gorizia è diventata ormai la casa dei campioni» mentre il quattro volte iridato ha rilancianto il suo sogno: «Vorrei piacerebbe portare qui il mondiale di K1».
La serata si era aperta con la sfida tra Massimo Caruso e Reda El Mazhor nei 72 kg. Micidiali i low-kick di El Mazhor che hanno fiaccato il contendente spingendo l’angolo del Team Satori a gettare la spugna. Sconfitta anche nei 60 kg femminili per Cristina Stocca cui va il merito di non aver mai mollato contro la più incisiva Serena Gentile. La prima vittoria del team di casa è stata targata Nicola Destro (80kg) che ai punti ha avuto ragione per giudizio unanime di Federico La Broca. Stesso verdetto per Miriam Sabot che nei 58 kg si è imposta su Martine Michieletto dopo averla costretta (anche) ad un conteggio (calcio frontale). Senza storia il derby sloveno dei 70 kg: sono bastati pochi secondi a Samo Petje per mettere al tappeto una prima volta Basic Rasim e per ripetersi con il definitivo ko. Nella stessa categoria chiude prima del limite anche il confronto triestino-goriziano tra Alberto Turello e Fabio Di Marco. Match intenso che al secondo round premia Di Marco dopo un doppio conteggio. Per una ferita fortuita al sopracciglio sinistro a Nicola Gallo in apertura del confronto con Giorgio Galasso, non è praticamente mai cominciata la sfida che doveva essere valida come selezione a Oktagon, liquidata come no contest. Stesso esito nell’intenso match dei 96 kg tra lo sloveno del team Satori Jasmin Becirovic e il rumeno Danilancu dove i giudici hanno optato per un salomonico pari, fischiato però dal numeroso pubblico.
Stefano Bizzi
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