Armen Petrosyan pronto alla difesa del Mondiale

L’11 aprile il più giovane dei fratelli goriziano-armeni protagonista ad Assago contro l’imprevedibile fighter giapponese Yashuhiro Kiro: in palio la cintura Iska
Di Stefano Bizzi

GORIZIA. Meno di un mese. Il conto alla rovescia per la difesa del titolo mondiale è ancora lontano dallo zero, ma l’appuntamento con Oktagon 2015 si avvicina e l’adrenalina sale.

Per Armen Petrosyan la sfida dell’11 aprile contro il giapponese Yashuhiro Kido non sarà come le altre. Al Forum di Assago quest’anno difenderà la cintura iridata Iska categoria -70 kg vinta sul ring del PalaBigot. Visto che da novembre si è trasferito con il fratello maggiore a Milano dove ha aperto una sua palestra, l’allievo del maestro Alfio Romanut combatterà ancora più vicino a casa di quanto non avesse fatto lo scorso maggio in occasione della “Gorizia Fight Night 2”. Kido ha una buona esperienza, il suo record conta 37 vittorie (16 ko), 16 sconfitte e un pareggio. Alto 187 cm, ha 32 anni ed è soprannominato “Golden hit man”. Il nipponico ha affrontato diversi nomi di spicco della kick-boxing mondiale e ha conquistato la cintura mondiale Wkbf, ma ha combattuto quasi sempre in Giappone. Ha disputato fuori dal suo Paese solo tre match su 54, vincendone appena uno: quello di Madrid contro il cinese Xu Yan nella Final 16 del K1 World Max 2012. Ad Atene e a Maiorca ha invece perso contro gli olandesi Murthel Groenhart e Andy Souwer.

«Quando il mio manager Carlo Di Blasi mi ha detto che c’era la possibilità di combattere contro un giapponese ho accettato subito – ricorda il più giovane dei Petrosyan -. Kido è un atleta strano. È mancino e cambia sempre la guardia. Sarà difficile affrontarlo, non sai mai cosa può fare: passa dai pugni girati ai calci. Combattiamo sulle cinque riprese e mi sto allenando forte e bene». Armen sottolinea soprattutto il fattore campo: «È la prima volta che combatto a 5 minuti da casa. Sarà più vicino di quando ho combattuto a Gorizia. È un’occasione che capita una sola volta nella vita difendere il mondiale di fronte al tuo pubblico, in un evento quale l’Oktagon. Non dovrò nemmeno andare in albergo. Per me è la sfida più importante. Voglio tenere la cintura: in palestra abbiamo ancora posto nella bacheca. Giorgio ne ha di più. Io spero di recuperare qualcosina. Tra me e Giorgio vogliamo vincerne ancora».

Al Forum di Assago i Petrosyan saranno ancora una volta gli ospiti d’onore. Se Armen difenderà il titolo Iska, non meno importante sarà la sfida che attende Giorgio. Desideroso di poter tornare il numero uno, il “Chirurgo” si troverà di fronte il tedesco Enriko Kehl. A sua volta vincitore nel 2013 della cintura Iska categoria -72,5 kg, lo scorso anno “The Huricane” si è aggiudicato il prestigioso K1 World Max. Il titolo è stato macchiato dal comportamento del thailandese Buakaw che, in aperta polemica con i giudici, ha rifiutato di combattere l’extra-round della finale, ma l’episodio non toglie nulla alla comunque convincente prestazione di Kehl che rimane un avversario temibile per chiunque. Il caso ha voluto che l’ultimo avversario affrontato sia da Petrosyan, sia dal tedesco sia stato il turco Erkan Varol. Entrambi hanno vinto ai punti. Le sfide sono però incomparabili.

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