«Barcolana, un gran pavese di pace sull’Alto Adriatico»

«Per tutti gli appassionati della vela, per chi non resiste al richiamo del mare, per tutti coloro che si sentono in sintonia con la forza del vento e del bello, la seconda domenica d’ottobre il ritrovo è a Trieste. La Barcolana è un appuntamento imperdibile, un vero e proprio rito popolare nel punto più a Nord dell’Adriatico, dove il Mediterraneo penetra nel cuore dell’Europa. Chi non teme i paragoni, oserebbe dire che questo è un nuovo Sposalizio del mare».
Così Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia, saluta l’arrivo della Barcolana numero 46. «Non è un caso che questa regata sia nata proprio a Trieste – aggiunge - perché il mare rappresenta la vocazione più autentica e profonda di questa città che oggi, nella nuova Europa allargata, si colloca al centro delle correnti di traffico con l’Oriente, reinterpretando il ruolo che aveva avuto nel passato come grande porto della Mitteleuropa. Trieste – precisa - è città di armonie nella diversità, simbolo di una terra, che è da sempre crocevia di popoli e di culture, luogo di incontro e modello di convivenza. Credo che tutte queste siano caratteristiche da cui sorge un naturale suggerimento. L’edizione di quest’anno potrebbe trovare il suo simbolico nume tutelare nell’ammiraglio Tino Straulino, di cui ricorrono i cento anni della nascita. Un uomo di queste terre che visse il mare nel modo più pieno e vitale, amandolo e sapendogli appartenere, nel mutare dei tempi e delle sfide.
«La Barcolana – continua la presidente Serracchiani - si è affermata ormai come un evento di dimensione internazionale, che dà a Trieste una visibilità mondiale, un’occasione per offrire e celebrare la sua bellezza di città autenticamente europea. Il merito di questo successo va alla Società Velica Barcola Grignano, che ha saputo inventare una formula unica. La Barcolana è la regata per tutti, per chi ama trascorrere il tempo libero in barca a vela ma anche per gli equipaggi che puntano alla vittoria su scafi ad altissima tecnologia. Un’autentica festa del mare – osserva -, con il colpo d’occhio eccezionale di una nube di vele spiegate in quell’anfiteatro naturale che è il golfo di Trieste. Ed è un successo che si spiega con la passione contagiosa degli organizzatori, che si danno sempre nuovi traguardi, riuscendo ogni volta a coinvolgere nel loro entusiasmo tutta la città. A sostenere la Barcola Grignano nel percorso di crescita della regata – precisa Debora Serracchiani - sono le istituzioni locali e la Regione, assieme al tessuto imprenditoriale triestino con in testa le Assicurazioni Generali. Continueremo a credere in questo evento.
«Mentre gli occhi si stanno per riempire con lo spettacolo di mille e più vele che pennellano il Golfo di Trieste, invito a gettare per un istante lo sguardo all’indietro, a cento anni fa, quando su questo stesso mare si combatterono e morirono marinai che spesso parlavano lo stesso idioma. Nel vallone di Muggia ancora riposa lo scheletro della corazzata austriaca Wien. Dopo cento anni e tanti travagli, l’Adriatico ha ritrovato la sua essenza di pacifico ponte dove si intrecciano le lingue e sul quale la Barcolana si stende come un gran pavese. A tutti i partecipanti – conclude la presidente - desidero porgere, a nome della Regione, il benvenuto a Trieste. Con l’augurio che la partecipazione alla regata sia anche l’occasione per imparare a conoscere una città e una regione accoglienti, ricche di percorsi, di cose belle e autentiche da scoprire e da godere».
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