Bronzo tricolore per Deborah ai campionati per gli Allievi

GORIZIA. Bronzo tricolore e nuovo primato personale. Niente male il "regalo" che Deborah Tripodi si è fatta e ha fatto ai colori della sua società l'Atletica Gorizia Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia ad Ancona, dove si sono svolti nei giorni scorsi i campionati italiani indoor di atletica leggera per la categoria Allievi.
All’appuntamento tricolore, Deborah, allenata da Alessandro Brondani e Lorenzo Biaggi, ha sfoderato l'ennesima prestazione da incorniciare nel salto triplo. Per lei un balzo a 11,89 metri, misura che rappresenta il suo nuovo primato personale (quello vecchio vantava ben 25 centimetri in meno), e soprattutto vale il terzo posto e una medaglia tricolore di assoluto prestigio. Oltretutto il piazzamento sul podio è stato una bellissima sorpresa, perché la giovane Allieva goriziana ha iniziato la serie di finale accreditata soltanto della sesta misura, e dunque è riuscita a mettere in pedana quel qualcosa in più che contraddistingue solo le atlete di vero talento. Ora la soglia dei 12 metri, che per la categoria rappresenta l'eccellenza, è davvero vicina.
Ad Ancona c'erano, in rappresentanza dell'Atletica Gorizia Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia anche il velocista Davide Pellizzon e Matilde Farina, impegnata nel salto in alto. Davide ha ben figurato nella gara dei 200 metri piani, stabilendo il suo nuovo primato personale in 22"87, un riscontro cronometrico che però non è stato sufficiente a garantirgli l'accesso alla finale, solo sfiorato. Per Pellizzon, infatti l’ottavo posto, a soli 4 centesimi dai migliori sette. Meno bene invece è andata poi nella gara dei 60 metri: se in batteria è arrivato il record personale di 7"17, in semifinale una brutta uscita dai blocchi ha compromesso definitivamente la sua gara. L'emozione di partecipare a una manifestazione tanto importante e una giornata storta anche sotto il profilo tecnico, infine, hanno fermato Matilde Farina, che nel salto in alto non è andata oltre la misura di 1,50, rimanendo quindi ben al di sotto delle sue potenzialità.
Marco Bisiach
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