Cagliari senza stadio? Cellino pensa al “Rocco”. Ma non accadrà

di Guido Barella TRIESTE La serie A al “Rocco”? No, non fra due anni come aveva promesso qualcuno, ma subito, domenica. Possibile? Possibile, ma molto difficile. Comunque, una mezza idea c’è. O c’è...
FOTO BRUNI TRIESTE 16 08 09 CALCIO COPPA ITALIA-TRIESTINA/CAGLIARI--FANTINEL E CELLINO
FOTO BRUNI TRIESTE 16 08 09 CALCIO COPPA ITALIA-TRIESTINA/CAGLIARI--FANTINEL E CELLINO

di Guido Barella

TRIESTE

La serie A al “Rocco”? No, non fra due anni come aveva promesso qualcuno, ma subito, domenica. Possibile? Possibile, ma molto difficile. Comunque, una mezza idea c’è. O c’è stata.

Accade infatti che il Cagliari si trovi con il proprio stadio, il vecchio Sant’Elia, privo di agibilità. E così il presidente rossoblu Massimo Cellino, domenica sera a Torino, dopo il pareggio in casa della Juventus, è sbottato: «Da vent’anni abbiamo il problema stadio. Non so dove giocheremo domenica. Per cautelarmi ho chiesto la disponibilità del “Rocco” di Trieste».

Il giorno dopo, in realtà, dall’ufficio stampa del Cagliari calcio si cade dalle nuvole, o quasi. E lo stesso accade al Comune a Trieste, il soggetto cioè al quale si sarebbe dovuta chiedere la disponibilità dello stadio. Insomma: quella di Cellino sarebbe stata soltanto una provocazione, magari per forzare la mano al Comune di Cagliari, in modo da ottenere per la prossima domenica - quando i rossoblu devono affrontare la Fiorentina - l’apertura di almeno alcuni settori dello stadio.

L’agibilità del Sant’Elia è stata revocata giovedì della scorsa settimana. Lo stadio è vecchio, necessita di interventi urgenti di ristrutturazione in attesa che a Elmas, nella zona dell’aeroporto, nasca il nuovo stadio dei rossoblu. Il Comune ha comunque già stanziato dei fondi per la manutenzione del Sant’Elia «e i lavori - spiegano all’ufficio stampa del Cagliari calcio - sono già iniziati». Anzi, il Comune di Cagliari assicura che saranno terminati già entro giovedì. In tempo quindi per rilasciare un nuovo verificato di agibilità allo stadio e permettere la regolare effettuazione della partita con la Fiorentina.

Se così però non fosse? Le alternative a quel punto sarebbero due. Giocare a porte chiuse o giocare altrove. Ma trovare una sede idonea in così breve tempo sarebbe pressochè impossibile. A Trieste, ad esempio, la pratica dovrebbe arrivare in Comune, gli uffici dovrebbero predisporre una delibera ad hoc e l’incartamento dovrebbe giungere in Giunta per l’approvazione.

E allora, resta la provocazione di Cellino e per Trieste, di questi tempi, un simpatico diversivo a ben altri problemi di sapore calcistico.

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