Calcio, quando Condò scrisse sul Piccolo della vittoria della Triestina contro la Cremonese del giovane bravissimo Vialli

Il 20 dicembre del 1983 la neopromossa Unione sbancò lo Zini con i gol di Romano e De Falco. Ma a fine campionato a salire in A furono i grigiorossi trascinati dai gol del 19enne Gianluca

Riccardo Tosques
Il rossoalabardato Ruffini in azione allo stadio Zini
Il rossoalabardato Ruffini in azione allo stadio Zini

TRIESTE. Domenica 20 novembre 1983. La Triestina di Adriano Buffoni è ospite della Cremonese allenata da Emiliano Mondonico. Il risultato sembra segnato - rossoalabardati neopromossi ultimi in classifica, grigiorossi costruiti per la promozione in A - invece l’Unione fa il colpaccio. Con un gol per tempo, Francesco Romano e Franco De Falco sbancano lo stadio “Zini” dando dispiacere anche al numero 8 avversario, cremonese doc di soli 19 anni e tante belle aspettative: Gianluca Vialli.

Sfogliando gli archivi del quotidiano Il Piccolo, ecco ricomparire gli articoli curati dall’inviato di allora. E che inviato: Paolo Condò.

Viene da piangere e viene da ridere, quasi come ai tempi della promozione in C1. La Triestina ha vinto a Cremona, su un campo terribile contro un’avversaria terribile, e – quel che più conta – l’ha fatto bene, con stile e grinta. Forse è un segno del destino, forse la logica conclusione di un periodo nero, forse ancora è il primo passo per una riscossa che – giocando sempre così – si preannuncia furibonda.

Tra i grigiorossi Vialli è la stella emergente.

Ma allo Zini, scrive Condò, Braghin e Stimpfl, in gran vena, sono stati capaci di limitare al massimo i bravissimi Vialli e Nicoletti. E la ribalta se la prendono i due gioiellini rossoalabardati. Una bordata dai venti metri di Romano e un diagonale che si insacca lemme lemme di De Falco condannano la Cremonese ad una sconfitta inattesa.

Nel match di ritorno disputato il 15 aprile 1984, un altro grande cronista del Piccolo, il compianto Bruno Lubis, raccontò l’1-1 con cui si concluse la partita al Grezar: al gol ospite di Bruno, replicò nel finale Chiarenza. Una Cremonese giunta a Trieste senza Vialli, in quel momento autore già di 8 gol.

Alla fine del campionato, la Cremonese verrà promossa in serie A, assieme ad Atalanta e Como. Per la Triestina un ottavo posto a pari merito con il Perugia.

La classifica marcatori incoronerà bomber dei Cadetti l’atalantino Marco Pacione, autore di 15 centri. Dietro di lui Totò De Falco ed il lignanese Edi Bivi (Catanzaro). Vialli chiuse a quota 10 assieme ad altri quattro giocatori: Gianfranco Cinello (Empoli), Augusto Gabriele (Cesena), Mauro Gibellini (Como) e Sandro Tovalieri (Pescara).

Un ultimo appunto. Nei tre anni di permanenza con la Cremonese, Vialli fu affiancato anche da un calciatore triestino, Claudio Bencina, classe 1956. Bencina finì per diventare capitano della Cremonese. Vialli invece passò prima alla Sampdoria, dove scrisse pagine memorabili conquistando (l’unico) scudetto della storia blucerchiata, e poi alla Juventus, diventando di fatto uno degli attaccanti più apprezzati di sempre del calcio italiano.

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