Calcio serie C, la Triestina sfiora l’impresa ma cade nel recupero contro il Pordenone
Nonostante la buona prestazione, l’Unione chiude questo annus horribilis con un’altra sconfitta contro il Pordenone

Pordenone-Triestina 2-1
Marcatori: pt 12’ Adorante, st 43’ Burrai, 49’ Piscopo
LIGNANO Perdere al Teghil contro il Pordenone ci può stare. Ma perdere così fa molto male. Perché la miglior Triestina formato trasferta è stata raggiunta e sorpassata negli ultimi 7’ di gara. Una gara che, in una stagione normale, sarebbe finita almeno in parità. In questo 2022, che per fortuna se ne va, all’Unione non ne va dritta una. Nemmeno quando è viva, passa in vantaggio con Adorante e crea un paio di occasioni per raddoppiare (compreso un rigore non concesso) e controlla senza troppi affanni il Pordenone almeno fino alla mezz’ora del secondo tempo.
IL DEFICIT
Non è solo malasorte, interpretazioni arbitrali più che discutibili, episodi sfavorevoli. Il problema al Teghil è che Di Carlo ha a disposizione una panchina lunga e di spessore, Pavanel no. E questo pesa tantissimo in un finale di gara con molti alabardati senza energie. Ma pesa anche l’aver concesso undici corner a una squadra che sfrutta come poche altre i calci piazzati e soprattutto almeno quattro-cinque punizioni dai 20 metri (anche con lo zampino dell’arbitro) a uno specialista come Burrai che infatti ha firmato il pareggio. Un vero peccato aver perso questa occasione ma resta comunque una buona prestazione della Triestina. E su questo Pavanel dovrà costruire l’operazione recupero.
LA CONFERMA
Pavanel, che comunque ha poche scelte viste le assenze, conferma di fatto lo schieramento che ha battuto la Pergolettese. L’unica novità è l’utilizzo a centrocampo di Lollo al posto di Lovisa. Davanti Minesso opera alle spalle di Adorante e Ganz. E le conferme arrivano subito anche dal campo. Perché la Triestina parte compatta, con la mediana equilibrata e l’attacco sempre a pressare. Il Pordenone stenta a credere di aver di fronte la terzultima della classe.
IL VANTAGGIO
Il gol dell’Unione è un po’ occasionale come spesso avviene ma non è casuale. Rochetti crossa bene da sinistra Ajeti al centro controlla male e Adorante è velocissimo e abile a girare in porta per il suo primo timbro stagionale su azione. L’errore dei neroverdi arriva anche perché l’Unione scombina i piani di Di Carlo. E dopo il gol per i padroni di casa, emigrati da oltre un anno a Lignano, è anche peggio. Il centrocampo è ingrippato dalla verve degli alabardati e al 22’ Lollo è murato in extremis da Bruscagin. Adorante al 32’ viene toccato dal portiere Festa in area. Il rigore ci poteva stare (poi eventualmente bisogna anche segnarlo). Comunque l’Unione legittima con il dinamismo e la manovra il vantaggio.
IL CAMBIO
Di Carlo a inizio ripresa corre ai ripari. Riconsegna a Deli la trequarti e il Pordenone prende vigore. Ma non riesce a sfondare perché l’Unione regge. Lollo, il migliore in campo si fa male, e Pava deve spendere subito Crimi. Adorante davanti è stanco, così come Minesso ma in panchina non ci sono alternative. Gori e compagni arretrano e il Pordenone sale. Al 22’ Candellone gira male da centro area e al 24’ la spizzata di Pinato finisce fuori di un soffio.
IL RIBALTONE
Il mister di casa mette anche l’ex Giorico, Pavanel inserisce Sarzi per Ganz e Iacovoni per Minesso. E succede il patatrac. Al quarto tentativo su piazzato (concesso in modo disinvolto) Burrai centra l’angolino con Mastrantonio non posizionato in modo perfetto. Il Pordenone va all’assalto e al 49’ la difesa triestina è spiazzata dal colpo di testa di Piscopo imbeccato da Giorico. Triplice fischio e tutti a casa. Il Pordenone può festeggiare, l’Unione no. Non lo meritava stavolta ma così va il calcio. Non sarà facile resettare ma è necessario perché dopo la pausa servirà solo fare punti. E anche parecchi. —
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