Campionato e Coppa due esami decisivi per il futuro di “Miha”

Sabato la sfida all’Olimpico con la Roma, quindi subito il Carpi Ma tutto lo spogliatoio del Milan è ormai una polveriera
PAOLONE 06.01.16, Milano, Stadio Giuseppe Meazza, Serie A 18a Giornata - MILAN-BOLOGNA, nella foto: Sinisa Mihajlovic a testa bassa
PAOLONE 06.01.16, Milano, Stadio Giuseppe Meazza, Serie A 18a Giornata - MILAN-BOLOGNA, nella foto: Sinisa Mihajlovic a testa bassa

MILANO. Superare senza traumi la delicata trasferta di sabato con la Roma, battere quattro giorni più tardi il Carpi in Coppa Italia conquistando la semifinale, sfoltire la rosa e reinvestire quanto risparmiato per rinforzarla: il Milan ha tracciato questa strategia per provare a uscire a gennaio dall'ennesima situazione di emergenza senza ricorrere al quarto esonero in due anni.

Sinisa Mihajlovic non ci è mai andato così vicino dopo la figuraccia a San Siro con il Bologna, ma gli impegni ravvicinati hanno per il momento spinto Silvio Berlusconi, comunque deluso e arrabbiato per risultati e gioco, a congelare la situazione. Non hanno convinto nemmeno certe scelte del serbo, in particolare quella di inserire Cerci (giocatore a cui da tempo il Milan cerca un'altra destinazione) prima di Luiz Adriano, uno dei colpi dell'estate.

Ma l'allenatore non è l'unico sotto accusa. Lo è anche la squadra, apparsa ancora una volta senza identità e carattere, nervosa e disunita. L'atmosfera è tesa, come è apparso in vari episodi durante la partita e anche alla fine, quando Alex, Luiz Adriano e Bacca hanno risposto picche senza troppe gentilezze a Montolivo che invitava tutti ad andare a chiedere scusa alla Curva Sud.

Ieri, giocatori e staff tecnico si sono confrontati a Milanello. «Siamo tutti in discussione» è uno dei concetti che filtrano. Ma c'è anche la convinzione generale che qualche innesto possa aiutare a migliorare la classifica e arrivare in fondo in Coppa Italia: vincerla darebbe un senso alla stagione nata con ben altri auspici visti i quasi 90 milioni di euro spesi. Di certo non hanno fruttato i 20 investiti su Bertolacci, così il centrocampo è ancora il reparto da sistemare. Fellaini e Soriano sono due obiettivi per gennaio, ma prima Galliani, deve trovare una sistemazione per Cerci, Diego Lopez, Honda (interesserebbe al Valencia), De Jong, Nocerino ed El Shaarawy.

Intanto, almeno fino a sabato Mihajlovic resta al suo posto. Se la situazione dovesse precipitasse, in pole position c'è Lippi, si parla anche di Prandelli, Spalletti e Brocchi, ma in questo momento quella rossonera è una panchina scomoda per chiunque da prendere in corsa. E non è un mistero che la società vorrebbe avere le mani libere in estate per corteggiare Conte, se lascerà la Nazionale.

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