Colino: «Mi hanno cercato, poi nulla Alla fine ho deciso di tirarmi indietro»

TRIESTE. Questi venti giorni di grande incertezza societaria, hanno paralizzato come noto anche le scelte tecniche. Questo non significa, però, che i papabili a rivestire qualche carica, non si...
BRUNI TRIESTE 12 03 08 FURTO A CASA COLINO
BRUNI TRIESTE 12 03 08 FURTO A CASA COLINO

TRIESTE. Questi venti giorni di grande incertezza societaria, hanno paralizzato come noto anche le scelte tecniche. Questo non significa, però, che i papabili a rivestire qualche carica, non si fossero già messi in moto per cominciare a contattare allenatori, giocatori, dirigenti e quant’altro. Se Costantini e lo stesso Gradella si erano già mossi in questo senso, e ora potranno trarre i benefici del loro lavoro, anche la cordata calabrese aveva fatto sapere di essere già avanti con la costruzione di uno staff.

Ma come noto, esistevano anche altre alternative alle ultime scelte fatte, come ammesso del resto anche dalla stessa società. Una ventina di giorni fa, ad esempio, Gianfranco Cergol aveva contattato Massimo Colino per fargli rivestire il ruolo di responsabile dell’area tecnica. E lo stesso Colino, essendo già luglio, in attesa di un ok definitivo da parte della societò si era già mosso per mettere in piedi uno staff tecnico e parte della squadra, in modo da preparare un pacchetto già pronto all’uso. Sua l’idea di proporre come allenatore dell’Unione Giorgio Roselli (già tecnico alabardato a metà anni Novanta), che sarebbe tornato con piacere a Trieste, mentre il direttore sportivo avrebbe dovuto essere Giuseppe Magalini, già diesse di Mantova e Cremonese e ora destinato al Grosseto.

Ma c’erano già stati contatti con vari giocatori, anche giovani (qualcuno in orbita Udinese), e Colino ha assicurato che sarebbe stato disposto a tornare in alabardato anche Denis Godeas. E poi cos’è successo? «In queste settimane - racconta Colino - i contatti con la società alabardata sono stati sempre più rari fino a sparire. A quel punto, ho capito che evidentemente non c’era più interesse a percorrere questa strada, e sono stato io stesso a tirarmi indietro. In tutta amicizia e con molta tranquillità, ma ho detto basta perché non potevo più aspettare». (a.r.)

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