Colombia, una fucina di talenti
Ne è passato di tempo da quando la squadra più importante della Colombia era il Cartello di Calì e il fuoriclasse della squadra il celebre Pablo Escobar. Erano gli anni ottanta, novanta e la Colombia calcistica si affacciava alla finestra del pallone con lo sguardo timido di chi era cresciuto all’ombra delle superpotenze calcistiche sudamericane Brasile, Argentina e Uruguay.
L’icona di quella nazionale era Carlos Valderrama, salito agli onori della cronaca per quella improbabile chioma bionda intrisa di acqua ossigenata e per qualche buon numero balistico. Altro giocatore simbolo era Renè Higuita, portiere dalle frequentazioni borderline e consegnato ai libri di storia per la parata dello scorpione, una capriola in avanti con un elevato coefficiente di difficoltà per usare una terminologia cara ai tuffi. Una Colombia bella ma non così forte da accomodarsi nel salotto buono del calcio mondiale. Poi una ventina d’anni in chiaroscuro e ultimamente ecco sbocciare una generazione di fenomeni che ha proiettato la Colombia ai livelli tecnici delle più illustre sorelle sudamericane. E i talenti che bene hanno fatto a livello di nazionale giovanile sono pronti per una legittimazione. Del resto dopo l’apprendistato nei club di Bogotà e Calì, hanno superato l’esame di maturità sui banchi di scuola italiani. A iniziare da quel Cristian Zapata, cresciuto nella fabbrica di talenti dell’Udinese e ora al Milan. Di scuola udinese è anche Pablo Armero. Ma il gioiello di famiglia di casa Pozzo è quel Juan Cuadrado che per metà appartiene alla Fiorentina e che negli ultimi mesi è diventato un crack di mercato. Ma la vera incognita della Colombia è legata alle condizioni di Radamel Falcao, indicato come il più forte centravanti del mondo ma messo al tappeto dalla rottura dei legamenti durante una partita di Coppa di Francia con la maglia del Monaco. L’operazione, la riabilitazione e la lunga convalescenza mettono seri dubbi sulla tenuta. Non mancano buone alternative come James Rodriguez e Jackson Martinez.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo








