Conte zittisce Capello: pensi alla Russia

TORINO. «Capello? Quando parla un guru del calcio italiano, bisogna stare zitti, inchinarsi e dire “sì padrone”». Antonio Conte, ai microfoni di Stadio Sprint, su Raidue, continua la sua polemica a distanza con Fabio Capello. «Non c’è lui in Serie A e qui sembra che stiamo facendo il torneo amatoriale, un campionato ormai di secondo livello - spiega l’allenatore salentino -. Rispettiamo le parole del guru, da quando ci sono io gli piace mettere il becco nella Juventus, forse gli dà fastidio che i numeri parlono a mio favore». Poi Conte precisa che con Capello «la Juventus ha stravinto quei due scudetti e per me è stata una grandissima ingiustizia che siano stati tolti, è incredibile che sia andata così, però guardo ad altri allenatori che hanno fatto la storia della società, anche perché sono sempre molto rispettoso del lavoro degli altri, cosa che, invece, non fa lui. Che guardi in casa sua e che prepari al meglio i Mondiali con la Russia. Vedo che ci sono sempre gli stessi a cui piace mettere sempre il becco. Chi è lui per dire se ho sbagliato o meno non dando il giorno libero alla squadra dopo Verona, ho deciso così soltanto perché avevo bisogno di parlare alla squadra, tutto qui». E ancora: «Vuol dire che chiederò al mio presidente di iscriverci al campionato inglese... Forse a chi fa queste dichiarazioni dà fastidio che questa Juve sta superando nei punti e nei numeri quello che ha fatto lui». Parole presto arrivate a Fabio Capello, che a chi gli era vicino si è limitato a poche parole: non replico, gli passerà.
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