Coppa America, la maledizione di Messi

L’Argentina in lacrime e in polemica con Martino: perché non è stato utilizzato Tevez?
(150705) -- SANTIAGO, July 5, 2015 (Xinhua) -- Lionel Messi (C) of Argentina reacts after the final match of the Copa America Chile 2015 against Chile, at the National Stadium, in Santiago, capital of Chile, on July 4, 2015. Chile won the final match of the Copa America 2015 against Argentina after the penalty kick 4-1. (Xinhua/Guillermo Arias) (ce)
(150705) -- SANTIAGO, July 5, 2015 (Xinhua) -- Lionel Messi (C) of Argentina reacts after the final match of the Copa America Chile 2015 against Chile, at the National Stadium, in Santiago, capital of Chile, on July 4, 2015. Chile won the final match of the Copa America 2015 against Argentina after the penalty kick 4-1. (Xinhua/Guillermo Arias) (ce)

BUENOS AIRES. «Triste, solitario y final». Il titolo scelto da Osvaldo Soriano per uno dei suoi romanzi più noti racchiude in pieno la figuraccia rimediata da Messi e l'Argentina. Battuta da un agguerritissimo Cile alla finale della Coppa America, la Seleccion del numero uno del pianeta si è lasciata sfuggire nel giro di un anno, dopo il mundial brasiliano, un altro trofeo. In una giornata fredda e piena di sole, la Buenos Aires dove il calcio è sempre al centro di tutto commenta con amarezza e tra tante, e crescenti, polemiche. Per il futbol argentino è quindi una giornata appunto triste, mentre la foto di un Messi più solitario che mai campeggia sui media. I dubbi e le incognite su questa nuova delusione sono tanti: forse, azzarda qualche tifoso a Buenos Aires, siamo addirittura al final di un ciclo. Contro la Roja la sinistra di Lio non ha brillato come si vede nel Barcelona, e lui non è riuscito a squilibrare in modo definitivo la partita. E ancora, soprattutto dopo l'uscita di Di Maria, Lio è apparso a disagio, nel secondo tempo e poi, ai supplementari, a momenti addirittura scollegato dal gioco. Anche se - puntualizzano i milioni di difensori a muerte della Pulce - la squadra non l'ha aiutato più di tanto, e il Cile è stato da parte sua granitico e convinto fino alla fine. In un modo o in un altro rimane un'immensa frustrazione. E in queste ore non bastano le tante dichiarazioni di amore incondizionato e la passione nei confronti di Messi, Re senza corona. Per capire quanto questa nuova ferita bruci basta guardare qualche giornale: 'Incubo senza finè, afferma La Nacion che mette in primo piano la Coppa America e sullo sfondo un Lio a testa bassa. In un titolo più analitico, Clarin ricorda che col Cile 'l'Argentina ha fatto poco per spezzare un lungo periodo senza trofei. Ventidue anni a digiunò. Dove sono Messi e Martino? Si chiede d'altra parte a metà pomeriggio una delle tanti reti tv che cerca di capire le ragioni della sconfitta ai rigori per 4-1 di fronte a Vidal e compagni, con la beffa finale del gol di Sanchez col cucchiaio. Tra i più tristi c'è Mascherano: «È una tortura, è un karma, non trovo altra spiegazione», ha sottolineato ieri poco dopo la fine della partita il gladiatore della Seleccion. Anche il Pocho Lavezzi taglia corto: «per molti dei giocatori dell'Argentina non ci saranno altre chance di titoli importanti». A Buenos Aires, dove molte critiche puntano su Higuain (gol mancato e rigore alle nuvole) quando si parla di nazionale quasi tutte le polemiche finiscono su Tevez. Come tante altre volte, ci si chiede se il goleador della Juventus doveva essere in campo.

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