Coppa Italia, è David Colja il simbolo del super Vesna

SANTA CROCE. Micidiale e spietato. E' il Vesna di Luigino Sandrin, fresco vincitore della Coppa Italia, oltre che quarta forza del campionato di Eccellenza al termine del girone di andata. Una squadra che sta dimostrando di avere qualcosa in più rispetto alla già sorprendente stagione passata, quando i ragazzi allenati dall'allora tecnico monfalconese Andrea Zanuttig sfiorarono i play-off promozione.
E il simbolo di questo Vesna è sicuramente la forza del gruppo. Ma nel gruppo spicca la grande propensione al gol di un singolo: David Colja. Studente all'istituto tecnico commerciale Žiga Zois di Trieste, milanista, David "Cwl" Colja ha compiuto 18 anni il 21 novembre scorso. Per ora ha messo a segno 13 reti in campionato. E nella finalissima di Coppa, dopo aver fornito l'assist a Kosmac, ha realizzato una doppietta in pochi minuti che ha tramortito il Flaibano. A un certo punto, siglato il gol del 4-1, è spuntata in campo una maglietta biancorossa. «E' la maglia dello Stoke City con il nome di Peter Crouch, un regalo di compleanno da parte dei miei amici» racconta Colja. E la robodance inscenata sul verde terreno di gioco di Manzano è stata il dovuto omaggio al lungaccione giocatore britannico.
Inizialmente, contro il Flaibano, le cose non si erano certo messe bene. Un fallo in area di Goran Kerpan e il conseguente calcio di rigore trasformato da Namio, dopo neanche due minuti di gioco, sembravano davvero far presagire il peggio. «Non appena abbiamo subìto il gol ero ansioso di rimettere il match sui binari giusti, magari segnando» ricorda l'airone di Sistiana. E i gol sono stati due. Il primo, splendido, con un “dai e vai” con Venturini, così semplice e così efficace da sorprendere la retroguardia avversaria. Il raddoppio, invece, è stato uno dei classici gol alla Colja, con palla rubata d'astuzia alla difesa, e grande freddezza al momento della conclusione.
Ora la vittoria in Coppa Italia apre uno spiraglio interessante: un posto in serie D in caso di vittoria finale. I biancoblù dovranno affrontare un gironcino contro Virtus Bolzano e Liapiave, rispettivamente vincitrici della Coppa del Trentino Alto Adige e del Veneto. In caso di passaggio del turno ci saranno gli scontri diretti che porteranno alla finale. «La serie D tramite la Coppa Italia? Non conosco le squadre che affronteremo, ma lo vedo come un traguardo difficile, vedremo. Meglio pensare al campionato». Intanto più Colja gioca (e segna), e più ci si chiede cosa ci faccia un giocatore così in Eccellenza. Tra un contratto da professionista oppure una serie D col Vesna, l'airone di Sistiana non si sbilancia: «Vedremo quello che succederà. Dipende tutto da me». Mister Luigino Sandrin, al termine della partita col Flaibano, ha ammesso che se David manterrà la testa sulle spalle, come fatto sino ad ora, le porte del calcio che conta si apriranno. Ma il talento biancoblù ora è concentrato sul campionato di Eccellenza: «Secondo me possiamo competere per la vittoria finale, ma ci sono altre squadre forti come Lumignacco, Kras Repen e Torviscosa».
Sicuramente la vittoria in Coppa sarà per il Vesna uno stimolo a sorprendere ancora.
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