Di Bartolomei: «Il vero calcio secondo mio padre»

Il figlio dell’ex bandiera della Roma ha illustrato il suo libro assieme a Reja e Costantini

TRIESTE. Rivivere attraverso un libro. A quasi 20 anni dalla morte (tragica: fu un suicidio). E riuscire a trasmettere ancora valori come la lealtà, l’impegno, lo spirito di sacrificio. Con una semplicità nelle parole scritte che ricorda quella, ineguagliabile, espressa in campo, quand’era un campione. Perché è tipico dei fuoriclasse fare con naturalezza quello che per gli altri è impossibile, dando la sensazione di non fare fatica. Di Agostino Di Bartolomei, indimenticato calciatore campione d’Italia con la Roma nella stagione 82-83, è in vendita il libro intitolato, anch’esso con semplicità disarmante, “Il manuale del calcio” (Fandango libri, 269 pagine, 15 euro), presentato l’altra sera dal figlio, Luca, affiancato dal tecnico isontino Edy Reja e dall’attuale allenatore della Triestina, Maurizio Costantini, nel corso di un appuntamento svoltosi della sede della Triestina calcio, al Rocco, al quale ha partecipato anche il neo presidente regionale del Coni, Giorgio Brandolin. «Il libro è la raccolta di appunti scritti da mio padre - ha spiegato Luca Di Bartolomei – che abbiamo ritrovato per caso un paio di anni fa. Non abbiamo aggiunto nulla, se non qualche piccolo aggiornamento dovuto a modifiche del regolamento del gioco del calcio nel frattempo intervenute». Quindi una lettura autentica, che permette di entrare nell’animo di un calciatore che volle, a fine carriera, lasciare un’eredità ai più giovani. «Questo mio testo – si legge nella prefazione dell’autore - cercherà di far conoscere soprattutto ai ragazzi e a tutti gli appassionati di calcio quelle poche e utili nozioni che possono aiutare a trovare quella semplicità di gioco che secondo me è la chiave di questo sport meraviglioso». Poche ma significative righe, che rendono appieno la personalità di questo grande centrocampista: una pennellata d’autore che ricorda i suoi lanci millimetrici, le punizioni bomba, la precisione nei passaggi. «E’ un libro che serve a diventare sportivi veri prima che calciatori – ha detto Luca – un’eredità che auspico possa essere raccolta nelle scuole, capita dai giovani, perché lo sport è crescita dell’individuo».

Ugo Salvini

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