Eco nazionale da Costanzo per l’associazione IoTifoSveva Le iniziative non si fermano

Videomessaggi per regalare un sorriso ai bambini oncologici Nuovi spunti. «Ma non leghiamo il logo alle mascherine, un ricordo forte legato a Sveva»

TRIESTE

Un toccante ricordo di Sveva e la possibilità di far conoscere sempre di più, anche a livello nazionale, l’associazione “IoTifoSveva” nata nel nome della piccola di 8 anni appassionata di basket strappata alla vita lo scorso settembre.

Stavolta l’emozione viaggia lungo le onde della radio, fino alla rubrica di Maurizio Costanzo, “Strada facendo” su Isoradio. Un contatto nato grazie a un istruttore di minibasket, Davide Destradi, che nella sua rubrica umoristica “Davidina” sulla webradio Radiofreelive ha parlato dell’associazione benefica intitolata a quella bambina che amava tanto la pallacanestro. Una segnalazione raccolta da Carlotta Quadri che conduce con Costanzo la trasmissione su Isoradio e che ieri ha intervistato Marta Bassi, mamma di Sveva e presidente dell’associazione.

«È stata un’occasione per poter spiegare le finalità di IoTifoSveva e il nostro desiderio di poter regalare un sorriso ai bambini oncologici - racconta mamma Marta - Noi naturalmente seguiamo da vicino i piccoli degenti nella divisione di oncoematologia dell’ospedale Burlo Garofolo di Trieste ma ci rendiamo conto che sono tanti i bambini che si trovano a vivere queste situazioni così pesanti in altre città. Sarebbe bello se il nostro esempio potesse aiutarli».

Dopo il clamoroso successo delle 200 uova di Pasqua andate a ruba nel giro di poche ore, l’associazione sta curando nuovi interventi di sostegno ai piccoli e alle loro famiglie. «Naturalmente le misure di emergenza anti-coronavirus limitano le possibilità ma cerchiamo di fare del nostro meglio. Stiamo cercando di regalare un sorriso, ad esempio, ad alcuni piccoli pazienti stranieri che hanno completato un lungo ciclo di cure e che avrebbero di conseguenza potuto tornare a casa ma non possono farlo e sono obbligati a rimanere qui negli alloggi messi a disposizione da alcune associazioni. Si ritrovano soli in quello che doveva essere il momento di ritorno alla vita dopo lunghi mesi di cure».

Un sorriso che può venir regalato dal videomessaggio del campione del cuore, di un cantante o del personaggio preferito. «Per una bambina amante dei personaggi di Frozen abbiamo realizzato un video con una cosplay di Elsa e un brano interpretato da una cantante che ci sostiene. Sembra poco. Un video di tre minuti, ma quanta felicità in quella ragazzina. Il sorriso è una gioia impagabile e ci conforta: stiamo facendo la cosa giusta».

“IoTifoSveva” (le indicazioni su come sostenerla sono sul sito apposito) sta lavorando per cercare di dotare di kit scolastici i bambini oncologici. «Anche in questo caso le condizioni attuali hanno limitato le possibilità ma è un progetto che vogliamo completare». Chi ha aderito alle iniziative dell’associazione è il primo adesso a dare suggerimenti e spunti, anche per permettere di reperire le risorse necessarie per realizzare i progetti. «A una sola proposta abbiamo detto un deciso no - spiega mamma Mamma - Qualcuno ci ha suggerito di realizzare mascherine con il logo dell’associazione. Ma per noi le mascherine significano solo il ricordo di quelle indossate nei mesi di malattia da Sveva. Un’immagine troppo forte nella nostra memoria. Non la vogliamo confondere con chi magari si mette una mascherina sulla faccia per un selfie che strappi qualche like. Per noi il volto coperto appartiene alla memoria di quei lunghi mesi. A Sveva». —

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