Festa proibita in zona rossa Tre giocatori della Juventus multati e sospesi dal club

Soccer Football - Serie A - Spezia v Juventus - Stadio Dino Manuzzi, Cesena, Italy - November 1, 2020 Juventus' Paulo Dybala walks off as he is substituted for Cristiano Ronaldo REUTERS/Alberto Lingria
Soccer Football - Serie A - Spezia v Juventus - Stadio Dino Manuzzi, Cesena, Italy - November 1, 2020 Juventus' Paulo Dybala walks off as he is substituted for Cristiano Ronaldo REUTERS/Alberto Lingria

torino

Un autogol, senza precedenti e senza scusanti. La festa in piena zona rossa, durante il coprifuoco e con i focolai Covid che spuntano come funghi in tutta Torino, costerà carissima a Paulo Dybala, Arthur e Weston McKennie. Non c’è solo la sanzione pecuniaria della Juventus ad attendere i tre giocatori, identificati e multati dai carabinieri mercoledì notte nella villa in collina del centrocampista statunitense per avere violato le norme anti-Covid, ma l’esclusione dalla rosa per il derby di domani sera.

La decisione verrà ufficializzata oggi dal tecnico Andrea Pirlo alla vigilia della sfida, ma il club bianconero è pronto ad usare il pugno di ferro. La Juve è furiosa per quel che è successo a casa McKennie, una festa con più di dieci persone presenti, senza il rispetto delle regole anti-contagio. Ieri i tre non si sono allenati alla Continassa e ufficiosamente sono stati sospesi fino a domenica, mentre la multa societaria potrà toccare fino al 25% dello stipendio mensile lordo: ballano centinaia di migliaia di euro oltre ad una figuraccia che ha fatto arrabbiare ancor di più i tifosi bianconeri dopo una stagione fallimentare.

Paulo Dybala, colpito dal virus un anno fa e testimonial della Regione Piemonte per la battaglia contro il Covid, ha provato a scusarsi via social. «So che in un momento così difficile nel mondo per il Covid sarebbe stato meglio non sbagliare – ha scritto su Instagram –, ma ho sbagliato a rimanere a cena fuori. Non era una festa, ma ho sbagliato lo stesso e mi scuso».

La Joya argentina era pronta a tornare in campo tre mesi dopo l’infortunio, in attesa di capire come finirà il lungo braccio di ferro per il rinnovo contrattuale, ma ora si deve fermare un turno per motivi disciplinari. Stessa sorte per il centrocampista brasiliano Arthur, per altro pizzicato lo scorso week-end a Dubai per una “vacanza” ingiustificata, e per il collega McKennie che all’andata contro il Toro aveva segnato il suo primo gol in bianconero. Hanno provato a giustificarsi dicendo che era solo una cena con una partita a poker tra compagni.

Il club ha sempre chiesto atteggiamenti responsabili ai propri tesserati ed interverrà. Sono assenze pesanti per Pirlo, che in difesa deve rinunciare anche ai positivi Demiral e Bonucci oltre allo squalificato Buffon, ma dopo una figuraccia del genere il cartellino rosso è inevitabile. Non sarebbe la prima volta di una punizione esemplare da parte della Juve nei confronti di un proprio calciatore, c’è il precedente di Caceres (fuori rosa per 2 settimane nel settembre 2015 dopo un incidente d’auto) o lo sgabello di Bonucci a Oporto (febbraio 2017) oltre a Pogba punito per il ritardo in allenamento (novembre 2012), ma tre fuori in un colpo solo non si erano mai visti. —



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