Filippo Sivini, figlio d’arte ma con la calottina degli U13

TRIESTE. Cresciuto in una famiglia nella quale allo sport si è sempre dato del tu, Filippo Sivini sta portando avanti la tradizione di un cognome che a Trieste è sinonimo di successi. Buon sangue non mente se è vero che da papà Luca e zio Piero, 17 scudetti in due con la maglia della Pallamano Trieste, ha ereditato le qualità necessarie per vivere con passione e apprezzare il valore dello spogliatoio. Non è un caso che dopo aver iniziato a nuotare seguendo i consigli di mamma Sabrina, Filippo ha strizzato l'occhio alla pallanuoto e due anni fa, assieme ai coetanei classe 2007 Andrea Girardi, Leonardo Nider e Francesco Casavola e ai 2008 Federico Fumo e Alessandro Casavola ha indossato la calottina numero 4 . Sempre in acqua, ma in uno sport di squadra in grado di esaltare le sue caratteristiche di lottatore. Pallanuoto e pallamano due sport per certi versi simili: per il numero di giocatori e per la loro disposizione sul campo, per la durezza dei contatti e per il grande agonismo che richiede. In questo senso, Filippo non si tira indietro. "E' un lottatore- conferma il suo tecnico Filippo Ferreccio- in questo senso si è inserito bene in una squadra che ha nello spirito di gruppo e nella capacità di non mollare davanti alle difficoltà la sua qualità migliore". Ed è stato un anno ricco di soddisfazioni per i ragazzi Under 13 della Pallanuoto Trieste ,dopo la vittoria del Campionato Triveneto e il prestigioso secondo posto all'Habawaba, torneo internazionale che con 51 squadre di 9 paesi differenti riunisce i migliori vivai del panorama continentale. Ciliegina sulla torta la vittoria del campionato croato con dieci partite vinte sulle dodici giocate. La formazione: Belletti, Borselli, Calligaris, A. Casavola, F. Casavola, Cattarini, Cotugno, Dakic, Fumo, Girardi, Gobbo, Kavalic, Liprandi, Micillo, Nider, Pavic, Sivini, Torlontano. All. Vitiello, Ferreccio, Vanella. —
Lorenzo Gatto
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