Finalina, gli occhi sul Brasile

Contro l’Olanda i verdeoro cercano di salvare l’onore. Neymar: «Ho rischiato la paralisi»
Di Ciro Esposito
Brazil's Neymar wipes a tear during a press conference at the Granja Comary training center in Teresopolis, Brazil, Thursday, July 10, 2014. The Brazilian soccer star is back on his feet after suffering a broken vertebrae during a World Cup soccer match against Colombia. Brazil will be disputing a third place finish, without its star on Saturday. (AP Photo/Leo Correa)
Brazil's Neymar wipes a tear during a press conference at the Granja Comary training center in Teresopolis, Brazil, Thursday, July 10, 2014. The Brazilian soccer star is back on his feet after suffering a broken vertebrae during a World Cup soccer match against Colombia. Brazil will be disputing a third place finish, without its star on Saturday. (AP Photo/Leo Correa)

Tutti gli occhi del mondo sono puntati sul Brasile. O meglio sui brasiliani. Come reagiranno in campo i giocatori e fuori i tifosi nel match contro l’Olanda? La sconfitta stellare subita nella semifinale contro la Germania ha spazzato certezze e speranze. Felipe Scolari è in partenza, alcuni giocatori come Maicon e Julio Cesar stanno per chiudere la loro avventura verdeoro. Resta da giocare una finalina che assegna un terzo posto chenon consolerà nessuno.

Il Brasile cercherà di mostrare al mondo che, pur con poche gambe e teste semivuote, l’orgoglio ce l’ha. Di fronte avrà un’Olanda che ha disputato un buon Mondiale ma che manderà in archivio un ciclo positivo che comunque non ha portato nessun trofeo. E infatti la partita di Brasilia sancirà l’ultima panchina anche per Louis Van Gaal, ma questo lo si sapeva fin da prima.

La verità di Neymar. O’Ney è tornato in ritiro per stare fino all’ultimo con i compagni. Per lui una grande delusione sul piano agonistico ma anche la consapevolezza che l’infortunio subito sull’entrata di Zuniga avrebbe potuto essere ben più grave. E dopo le lacrime in campo del giovane fuoriclasse sono arrivate anche quelle davanti ai microfoni. «Dio mi ha protetto. Se mi avesse colpito due centimetri più in là oggi forse sarei su una sedia a rotelle» ha detto un Neymar piangente. «Io stavo staccando ed ero in vantaggio sulla palla: ero già in volo quando Zuniga è entrato. Non voglio dire che è stato sleale; ma chiunque ha giocato a calcio sa che non è stato un intervento normale. Ciò per i tempi, il modo e la forza dell’entrata», ha aggiunto Neymar. «In più lui era alle mie spalle. Zuniga è arrivato da dietro. Comunque lo perdono. La finale? Tiferò per Messi».

L’ultima di Scolari. Per quel che conta sono imperscrutabili le intenzioni di Felipao per quanto riguarda l’undici di partenza. È quasi certo che davanti non ci saranno Hulk e soprattutto Fred, nel mirino dei tifosi verdeoro (così come Jo). Probabile l’inserimento di Wilian e la conferma di Bernard. Le uniche certezze dovrebbero essere in difesa con David Luiz e il rientrante Thiago Silva (con Julio Cesar in porta) assieme a Paulinho e Oscar a centrocampo ma c’è anche Hernanes. In difesa a sinistra spazio a Maxwell.

Le certezze di Van Gaal. L’Olanda affronta con più serenità l’ultima fatica brasiliana. «Vogliamo restare imbattuti (al di là dei rigori, ndr)» dice Van Galla ma il terzo posto è comunque un risultato inferiore rispetto a quanto fatto quattro anni fa in Sudafrica (finale persa con la Spagna). Probabilmente il ct premierà Krul, portiere-eroe nella fase dei penalty con il Costa Rica, mentre davanti Huntelaar è destinato ad avvicendare un convalescente e inesistente (in semifinale) Van Persie. Per il resto dovrebbe essere confermato il 3-5-2 con l’inserimento a centrocampo del giovane Clasie.

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